CronacaPolitica

Omicidio Basile, sette anni dopo: niente colpevoli

LECCE- Morì sotto i colpi inferti con un coltello, venti volte, da un assassino ancora senza volto. Sono passati esattamente sette anni dall’omicidio di Peppino Basile, consigliere comunale (di Ugento) e provinciale dell’italia dei valori. Il delitto fu consumato davanti a casa sua, in via nizza ad Ugento, quando era passata da poco la mezzanotte. Era la sera del 14 giugno 2008, sabato. Furono arrestati i vicini di casa, un nonno e suo nipote allora 17enne. Perché una bambina disse di averli visti, quella notte, dalla finestra. Ma sono stati assolti, per la procura non sono loro gli assassini. Il più giovane imputato è dovuto diventar grande, suo malgrado, nelle aule di tribunale, fino a definitiva assoluzione.

E, mentre non si è esclude che le indagini possano riaprirsi, c’è chi mai ha dimenticato e mai lo farà: il comitato civico “Io conto” interviene pubblicamente ad ogni anniversario -e non solo- della morte di Basile. Per chiedere giustizia. Questo è il manifesto che hanno realizzato, accompagnato da un comunicato in cui definiscono “una farsa” il modo in cui la vicenda è stata trattata. A partire dalla scena del delitto “dove chiunque ha potuto accedere senza ostacoli e passeggiarvi dentro; una farsa sono stati gli appelli al silenzio per “non disturbare le indagini”; a nessuno è venuto in mente di bloccare la raccolta dei rifiuti per la ricerca dell’arma del delitto; molto breve ci è sembrato il tempo passato tra l’omicidio, le indagini autoptiche ed il funerale, il tutto nell’arco di 52 ore circa, come se si volesse mettere subito un velo sulla vicenda.

Chi ha spronato a parlare ha pagato di persona con minacce, insulti e accuse. Le indagini hanno avuto come risultato l’arresto ed il processo a due vicini di casa con il movente dei “futili motivi”, assolti dopo quasi 5 anni per non avere commesso il fatto”. Peppino Basile era solito dire: Un sogno…il mio sogno… che questa terra cresca. Sarei pronto anche al sacrificio della mia vita pur di vedere crescere la mia terra, non per me ma per i nostri figli…”, oppure “…in Ugento non esiste la mafia … c’è il Sistema….”.

BASILE

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