Un raid in tarda serata ha distrutto uno dei simboli più attesi del Capodanno. Un pupo di cartapesta è stato dato dalle fiamme giorni prima del tradizionale rito dell’accensione allo scoccare della mezzanotte. È accaduto a Gallipoli, lungo la riviera Armando Diaz. Erano circa le 22:30 quando il fantoccio, allestito in uno degli spazi affacciati sul mare in vista della “Notte dei Pupi”, ha preso fuoco. Le fiamme hanno attirato l’attenzione di residenti e passanti, alcuni dei quali hanno ripreso le immagini dell’installazione completamente avvolta dal rogo.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato l’incendio e messo in sicurezza l’area. Fortunatamente non si registrano feriti né danni alle strutture circostanti.
Resta da chiarire lo scenario nel quale è maturato il raid. Potrebbe trattarsi, infatti, di un gesto intenzionale, forse riconducibile a vecchie tensioni tra gruppi che ogni anno si occupano dell’allestimento dei pupi. Si tratta di giovani che dedicano tempo, lavoro e passione a una tradizione molto sentita, capace di rendere ancora più suggestiva l’atmosfera della Città Bella.
La “Notte dei Pupi” è infatti uno degli appuntamenti più caratteristici del periodo natalizio a Gallipoli. Protagonisti sono i pupi di cartapesta. Grandi figure realizzate a mano dai maestri cartapestai e dai ragazzi del posto, spesso con tratti simbolici o caricaturali. Ogni pupo richiede settimane di lavoro e rappresenta idealmente l’anno che si chiude. Nella notte di Capodanno, allo scoccare della mezzanotte, i pupi vengono incendiati nei vari quartieri della città. Un gesto antico e carico di significato, che simboleggia il lasciarsi alle spalle il passato per aprire un nuovo inizio.
