LECCE – Rosso di rabbia. In sala stampa Di Francesco, in modo pacato ma deciso, si è sfogato per l’episodio del primo gol e per l’espulsione ricevuta. “Spesso Rocchi mi fa i complimenti per il mio comportamento, per il mio modo di essere, di stare in campo – afferma il tecnico giallorosso in sala stampa -. L’ultima volta che ho preso un cartellino è stato nove, dieci anni fa, non mi ricordo bene. Mi sono un po’ lamentato. A volte essere rispettosi e educati non paga. Ho detto proprio questo. Avrei potuto accettare pure un cartellino giallo, ma non l’espulsione. Vedo tanti allenatori sbraitare, lanciare giacche, mentre io sono stato espulso in questo modo. Non mi è piaciuto. Per me c’era fallo. Non voglio dire che sia stata prevenuta, ma sicuramente non ho un buon rapporto con chi ha arbitrato e con il Quarto Uomo”.
E il pensiero dell’allenatore giallorosso, ma pure di tutti i tifosi leccesi, non poteva non andare al gol annullato a Sottil, a Roma contro la Lazio.
“Pretendiamo rispetto. Perché se ci annullano un gol contro la Lazio dove Isaksen simula e contro il Como Ramadani riceve un colpo al mento e non viene visto con grande attenzione, questo è un gol che cambia la dinamica della gara contro una squadra che ha palleggio, che è forte, che sta giocando a calcio”.
