LECCE – A fine partita la Curva tarantina ha contestato la prestazione della squadra.
C’era molta delusione sugli spalti, il pareggio contro la Nuova Spinazzola non è andato proprio giù al tifo tarantino.
Dopo la partita alcuni calciatori e il direttore sportivo hanno incontrato i tifosi ai quali è stato assicurato che non c’è un problema di spogliatoio.
Il nome non basta. Il Taranto deve essere consapevole di questo. La squadra lo deve essere. Indossare la maglia rossoblu non basta. Ovunque sei l’avversario da battere.
Il pareggio contro lo Spinazzola ha lasciato ancora molto amaro in bocca alla tifoseria tarantina, ma pure nella dirigenza. Il direttore sportivo Danilo Pagni ha dichiarato, a caldo, che ci vuole più personalità.
Un girone di ritorno che per il Taranto non è iniziato bene: una sconfitta e un pareggio.
La distanza dalla vetta è oggi di nove punti. Tantissimi. Davanti ci sono Canosa, Brindisi e la capolista Bisceglie.
Il nuovo tecnico Panarelli in un mese e in cinque partite ha conquistato due vittorie e due pareggi subendo una sconfitta. La media punti è di 1,6.
Nella precedente gestione tecnica con Ciro Danucci la media era di 2 punti a partita. Sono state 16 le panchina in campionato accumulate dall’ex tecnico rossoblu.
Serve un cambio di marcia al Taranto. L’avvicendamento in panchina avvenuto un mese fa non ha fatto innestare ancora quella spinta di continuità che serve per vincere in ogni campionato.
Nel prossimo turno il Taranto sarà ospite del Polimnia. Ci sarà tempo per preparare la prima partita del 2026. L’appuntamento è per il 4 gennaio.
Il Taranto non può più sbagliare se vuole tenere accesa la già flebile speranza di conquistare il primo posto.
