È una segnalazione in cerca di conferme. Laddove fosse riscontrata non farebbe solo riflettere, ma tremare per il raggiro messo in atto.
Torniamo alla due giorni di voto per l’elezione del presidente della Regione e il rinnovo del Consiglio, il 23 e 24 novembre scorsi. Allo sportello Dillo a Telerama, nei giorni seguenti, arriva una segnalazione. Non riguarda disagi o criticità, ma anomalie nelle operazioni di voto.
La segnalazione, infatti, riguarda presunti episodi di doppio voto. Tradotto: in alcuni seggi ci sono persone che avrebbero votato per ben due volte. Sarebbe accaduto, sempre stando alla denuncia, in almeno due paesi del sud Salento. I protagonisti sarebbero alcuni rappresentanti di lista supplenti.
Per Legge possono votare nel seggio in cui sono chiamati a svolgere la propria funzione OPPURE nel seggio di appartenenza. Ebbene qualcuno lo avrebbe fatto in entrambi. Come? Raggiungendo l’ufficio anagrafe del proprio Comune, chiedendo e ottenendo il duplicato della tessera elettorale. Così facendo in un seggio avrebbero esibito il documento originale e nell’altro la copia, senza essere traditi da alcun timbro che segnala che il voto è già avvenuto.
Il rappresentante di lista, in base alla normativa elettorale italiana, è la persona incaricata di assistere alle operazioni di voto e di scrutinio per conto di un partito che concorre alle elezioni.
Ogni partito può nominare due rappresentanti (uno effettivo e uno supplente) per ogni sezione elettorale, anche se è possibile che il rappresentante supplente svolga le sue funzioni solo in caso di assenza del collega. Ad alimentare i dubbi del telespettatore che ha scritto, due dettagli. Il primo: i supplenti in questione avrebbero lasciato il seggio prima del termine delle operazioni di scrutinio. Il secondo: a fronte di qualche rimostranza a far votare nel seggio in cui erano chiamati a supplire, qualche esponente politico avrebbe fatto pressione perchè ciò accadesse.
