LECCE – La 50esima edizione, della stagione lirica della provincia di Lecce, continua ad entusiasmare il – sempre più numeroso e variegato- pubblico salentino. Dopo l’esotica Aida, questa volta, al Politeama Greco di Lecce, è andata in scena un’altra opera verdiana, ovvero Rigoletto del 1851. Tratto dal dramma di Victor Hugo Le roi s’amuse; lo spettacolo in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave, è il lavoro che “apre” la celebre trilogia popolare composta dal maestro emiliano.
Grandi novità di questo adattamento, con la regia di Alessio Pizzech, sono: la collocazione temporale degli eventi negli anni ’50 del secolo scorso e la decisione di ispirarsi al servo rigoletto Bertolucciano del film Novecento, per conferire al personaggio operistico una sfumatura caratteriale legata al mondo degli umili, degli ultimi. A rimanere inalterati, in questa trasposizione, sono gli sviluppi narrativi e i protagonisti: Rigoletto è il giullare deforme e gobbo del duca di Mantova che, cercando di vendicare il disonore subito dalla figlia Gilda per volontà del nobile, arriverà ad essere la causa del suo stesso male. Tormentato dall’idea di essere stato maledetto, il padre andrà in cerca della sua personale vendetta; trovando, però, solo disperazione e miseria.
Esattamente come nella precedente Aida, quella che emerge da questo spettacolo è una visione pessimistica della vita e della società da parte di Verdi, convinto che i più deboli siano inevitabilmente intrappolati in un circolo vizioso di cui, paradossalmente, sono anche artefici.
Il ciclo di appuntamenti lirico-musicale prosegue il 19 e il 21 con l’ Arlecchinata di Antonio Salieri e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo; e il 29 e il 30 con due rappresentazioni fuori abbonamento, quindi presso il Teatro Apollo, di Maria de buenos Aires di Astor Piazzolla.
