UGUENTO – Torniamo a parlare della maxi frode con il gasolio agricolo messa in luce nel 2019 da un’inchiesta della Guardia di finanza.
Si è concluso con 12 condanne e 8 assoluzioni il processo nato dall’operazione “Aurum Petrol” condotta dal pm Donatina Buffelli che fece emergere l’esistenza di un’ associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale nel settore delle accise.
La sentenza è stata emessa nelle scorse ore dal collegio presieduto dal giudice Pietro Baffa.
La pena più pesante, a sei anni di reclusione, è stata inflitta ad Antonio Rainò, 61enne di Taviano, riconosciuto come il capo dell’organizzazione.
L’imprenditore, a capo di una società con sede a Ugento operante nel settore del commercio all’ingrosso di carburanti, era accusato di aver costituito il sistema fraudolento con la complicità di dipendenti, imprenditori agricoli e numerosi faccendieri. Tre anni di reclusione, invece, a Salvatore Corsano, 89 anni di Taviano, ritenuto il principale complice. Per tutti gli altri le condanne vanno dai due ai due anni e mezzo di reclusione.
In otto sono stati assolti “per non aver commesso il fatto”.
