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“Saluta bene il bambino, perché lo porto via con me”: omicidio-suicidio, una tragedia annunciata

CALIMERA – “Saluta bene Elia perché lo porto con me. Sono già stata davanti al mare con la macchina diverse volte”. Un anno fa così aveva detto all’ex marito Najoua Minniti, la 36enne rinvenuta cadavere al largo della costa di Torre dell’Orso, poche ore prima del drammatico ritrovamento, in serata in casa sua, del figlio Elia di soli 9 anni, deceduto per soffocamento.

L’ipotesi di un omicidio-suicidio si è subito fatta strada tra gli inquirenti. Il padre del bambino, infermiere 39enne del posto, nel primo pomeriggio aveva raggiunto la caserma di Calimera denunciando la scomparsa della donna e del figlio, irreperibili al telefono e in casa. Il piccolo quella mattina non era neanche stato accompagnato a scuola.

L’uomo, con al fianco l’avvocato Mario Fazzini, ha subito lanciato l’allarme, ricostruendo il passato burrascoso con la ex moglie, in cura al Centro di Salute Mentale. Un anno fa lui aveva messo nero su bianco alcune minacce della donna, formalizzando una denuncia. Tra queste, una su tutte: “Saluta bene Elia, lo porto con me” aveva detto un giorno la donna, riferendo di essere già stata davanti al mare. Ed è proprio quando è circolata la notizia del ritrovamento di donna annegata, con diversi tatuaggi sul corpo, che l’ex marito è stato assalito dal dubbio più atroce: che quel proposito, annunciato nel dicembre dello scorso anno, fosse diventato realtà.

Il fascicolo aperto dopo la querela dell’uomo, con l’ipotesi di reato di minacce gravi, fu archiviato, ritenendo – si legge nella motivazione – che quelle parole dure fossero solo sintomatiche di un momento di insofferenza e fragilità della donna, che mai sarebbe passata dalle parole ai fatti.

Seguita dai Servizi Sociali del paese, avrebbe dimostrato negli ultimi tempi segnali di maggiore stabilità emotiva. Si legge questo nelle relazioni del CSM, che parla di “relazioni positive”.

Dopo un avvio di separazione burrascoso, marito ed ex moglie avevano reso meno aspri i rapporti per il bene del figlio. Il bambino – che inizialmente viveva in casa del padre – era dunque tornato dalla madre. Ed è qui che, purtroppo, ha trovato la morte.

Sui corpi di madre e figlio l’esame autoptico sarà eseguito nelle prossime ore.

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