LECCE – Giovanni De Toma, Club Manager della Primavera dell’US Lecce, ospite di TeleRama nella trasmissione Piazza Giallorossa, ha parlato a tutto tondo del momento della squadra allenata da mister Di Francesco, ma anche della situazione dei “suoi” baby giallorossi, del settore giovanile in generale e della crisi della nazionale azzurra: “I ragazzi dopo un lungo periodo di assestamento, come vi dico sempre, si sono rimessi in carreggiata. All’inizio paghiamo dazio, ma adesso tra campionato e Coppa veniamo da tre vittorie di fila. La sosta? Per me sarebbe stato meglio giocare. Sia per la Primavera -ha spiegato De Toma, 45 anni- che per la prima squadra. La crisi della Nazionale? Prima si giocava di più per strada a calcio. La prima cosa che si faceva era quella di giocare a calcio e poi le ‘frontiere’ erano meno circoscritte. C’era tanto da vedere, ora meno. In serie A sono tutti stranieri. Se giocano gli stranieri, è perché sono più bravi degli italiani. Da noi chi merita gioca, abbiamo italiani e stranieri”.
LO “SCOUTING” E I TALENTI – Trovare dei talenti da fare giocare nel settore giovanile e poi da portare in prima squadra non è facile: “Trovare nuovi talenti non è facile, come Dorgu o Berisha. È una strada lunga da percorrere. Prima c’era il sogno di arrivare a giocare nel Lecce. Ora un po’ meno, ma nell’ultimo periodo l’entusiamo sta crescendo e sono contento per questo. Ho la pelle d’oca, mentre lo racconto. Anche il fatto di andare allo stadio. Noi siamo presenti in tutto il territorio. Prima c’era il sogno, anche nei paesi, di andare a giocare nel Lecce. Oggi lo sto rivedendo con questa società. Speriamo piano piano. Sarebbe importante scoprire qualche altro calciatore Conte o Garcia”.
LA REGOLE – Bisogna avere delle linee guida su cui basarsi: “Noi abbiamo delle linee guida e lavoriamo giorno per giorno per migliorarci. Si lavora in un certo modo, non si scherza. Dal ritiro abbiamo tolto il telefonino, si mangia senza. Devono parlare e conoscersi. Durante l’allenamento uguale. Devono parlare e conoscersi. Da noi i ragazzi parlano italiano. Tra di loro parlano inglese all’inizio, ma dopo due o tre mesi si sforzano, anche se abbiamo avuto qualche caso come quello di Dorgu”.
LE PROSSIME – Domenica il Lecce di Di Francesco va a fare visita alla Lazio, mentre la Primavera di Schipa, sempre domenica, ospita il Cagliari: “Mi aspetto una partita di grande ardore fisico di Falcone e compagni. Devono avere una concentrazione importante per una partita di alto livello. Non come se fosse l’ultima spiaggia, ma avere il sogno di potercela fare. Giocare con ardore. Io sono positivo. Il Cagliari? Gara di grande importanza e i ragazzi lo sanno. Abbiamo già iniziato a prepararla. Vogliamo dare continiuità”.
