Sono ore di angoscia tra Calimera e Torre dell’Orso, dove si cerca un bambino di 9 anni. Potrebbe trattarsi del figlio della donna ritrovata cadavere nel pomeriggio sulla spiaggia della marina di Melendugno.
Tutto ha avuto inizio poco dopo le 14, quando un uomo si è presentato nella caserma dei carabinieri di Calimera per denunciare la scomparsa della ex moglie, una donna di 35 anni, e del loro bambino di 9 anni. La donna, secondo quanto riferito dall’uomo ai militari, si era allontanata nelle ore precedenti insieme al figlio senza lasciare tracce.
La denuncia ha fatto scattare le ricerca facendo emergere una possibile e inquietante coincidenza: i segni particolari descritti dall’uomo – in particolare alcuni tatuaggi visibili sul corpo – corrisponderebbero a quelli della donna ritrovata senza vita in mare appena mezz’ora prima, priva di documenti.
La scoperta del cadavere è avvenuta intorno alle 14.30. Un sub, impegnato in un’immersione a poche centinaia di metri dalla riva, si è imbattuto nel corpo della giovane donna, immobile tra le onde. L’uomo ha contattato la capitaneria di porto di Otranto e sul posto è intervenuta una motovedetta che, con non poche difficoltà a causa delle condizioni meteo marine avverse, è riuscita a recuperare la salma.
Il corpo non presenterebbe segni di violenza e il decesso risalirebbe a poche ore prima del ritrovamento. Il cadavere, su disposizione della procura, è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove nelle prossime ore avverrà il riconoscimento formale e l’ispezione cadaverica.
Nel frattempo cresce la preoccupazione per il figlio di 9 anni, di cui non vi è ancora alcuna traccia. Le ricerche sono state estese via terra e via mare, coinvolgendo carabinieri, guardia costiera, vigili del fuoco e protezione civile. Ogni minuto è prezioso.
Secondo le prime informazioni, la donna avrebbe attraversato negli ultimi mesi momenti di forte fragilità emotiva, legati a problemi familiari. Più volte avrebbe minacciato gesti estremi.
Erica Fiore e Paolo Franza
