SAN PIETRO V.CO- LECCE – Per mettere a segno l’assalto al portavalori all’esterno del supermercato Md di San Pietro Vernotico serviva un’auto rubata. Peccato che sia durante il furto del mezzo (una c3 trafugata a Cellino il giorno precedente) che durante l’assalto (il 12 luglio scorso) un membro della banda in azione abbia indossato la stessa tuta e gli stessi guanti rossi. Le telecamere lo hanno così incastrato, la raccolta di testimonianze e le intercettazioni telefoniche hanno chiuso definitivamente il cerchio intorno a lui.
Intercettato a Milano, è finito in manette Ivan Perrone, 48enne originario del Napoletano ma domiciliato a Leverano. È ritenuto uno degli esecutori materiali di quel colpo, che fruttò ben 37mila euro appena prelevati dal supermercato dalle guardie giurate, costrette -sotto la minaccia di una pistola e colpi di fucile- a consegnare tutto ai due malviventi.
A Perrone sono contestati i reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale di armi, esplosione di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico, ricettazione e furto aggravato. Tutti in concorso con un secondo complice, ancora in fase di identificazione.
A incastrare il 48enne, difeso dall’avvocato Luca Puce, anche le intercettazioni telefoniche di conversazioni intercorse con la compagna alla quale era intestato un motorino utilizzato dall’uomo nelle fasi preliminari al colpo e che al telefono confessa di voler prendere le distanze dalla donna a sua stessa tutela, parlando inoltre improvvisamente di una grande disponibilità economica in suo possesso.
Sono questi fotogrammi ad aver incastrato Perrone interto a rubare la Citroen C3 da impiegare per l’assalto il giorno successivo. Insieme ad un complice ha raggiunto a bordo di uno scooter il mezzo da trafugare, portandolo via e parcheggiandolo nei pressi del discount, pronto a garantire la fuga dopo il colpo. Per lui si sono aperte le porte del carcere, mentre continua la caccia al complice.



