LECCE – Ora bisogna fare posto a Perez e Pierret. Per Di Francesco è tutt’altro che un problema. Più calciatori a disposizione ci sono meglio sarà per le scelte che di settimana in settimana farà. Di partita in partita. E durante gli stessi incontri. Perché a partita in corso la squadra è chiamata a svolgere compiti differenti dal fischio d’inizio, a seconda del risultato e dell’atteggiamento degli avversari. Non più tardi di venerdì scorso Di Francesco aveva chiarito ancora una volta questo concetto. “Lo ribadisco ancora una volta: nel calcio moderno i cinque cambi sono fondamentali – sostiene -, i cinque cambi possono fare la differenza come hanno fatto spesso in tante partite e la devono fare pure per noi. Mi auguro che possa essere questa l’arma in più di questa squadra: i giocatori che entrano possono determinare per mettermi ancora più in difficoltà nelle scelte successive”. Le prossime saranno quelle che farà per la partita contro la Lazio, allo stadio Olimpico. E non sarà semplice visto che ci sarà l’incognita nazionali, al rientro dagli impegni con le rispettive rappresentative. Come al solito, quando c’è la sosta, la rosa si ricomporrà non prima di metà settimana. Pertanto, ci saranno pochissimi giorni per preparare il viaggio romano.
Intanto Di Francesco sfrutterà questi giorni per approfondire quegli aspetti sui quali c’è ancora qualche ombra. Particolare attenzione alla fase offensiva che fin qui ha aiutato poco Nikola Stulic, ancora a digiuno di gol dopo undici giornate di campionato. Il calciatore serbo, per la seconda volta consecutiva non convocato dalla propria nazionale, spera di sbloccarsi presto in un campionato non facile. Non lo è mai stato per gli attaccanti alle prese con difese attentissime e arcigne. E la conferma arriva pure dal numero di gol segnati realizzati. Non fa fatica solo il Lecce, ma pure le big del campionato se si pensa al numero di reti segnate nell’ultimo turno. I palloni finiti in fondo al sacco sono stati 18, con tre partite (Juventus-Torino, Lecce-Verona e Como-Cagliari) che non hanno regalato neppure un gol.
Torniamo, però, ai nuovi rientrati, Pierret e Perez. Il francese ha giocato tre partite finora. Anzi meglio dire che in tre gare ha giocato 24 minuti, l’ultima volta contro il Napoli, poi un problema alla schiena lo ha costretto ai box.
Perez, invece, non ha ancora esordito in Serie A. Partito per i Mondiali Under 20 in Cile ha fatto rientro, infortunato. Adesso corrono nuovamente in gruppo. Il numero dei calciatori a disposizione aumenta. Le scelte pure, come le difficoltà di scegliere il meglio, i primi undici. Senza dimenticare gli ultimi cinque.
