Tappa a Taurisano per “Ama la tua terra come te stesso”, il tour politico del consigliere regionale uscente Paolo Pagliaro, candidato alle prossime elezioni regionali di Puglia nella lista di Fratelli d’Italia.
Ad accogliere Paolo Pagliaro, in una sala attenta e partecipe, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Emilio Orlando e gli amici Ada Alibrando, Matteo Rizzello e Franchino Galati.
Nel suo intervento, Pagliaro ha ribadito la necessità di un cambio di rotta per la Puglia, denunciando vent’anni di malgoverno della sinistra regionale, che hanno prodotto fallimenti in tutti i settori di competenza della Regione: sanità, agricoltura, ambiente e infrastrutture.
Ha definito “drammatica” la situazione del sistema sanitario pugliese, tra carenza di personale, sprechi, liste d’attesa interminabili e una gestione piegata a logiche clientelari ed elettorali. Ha citato casi concreti di cattiva amministrazione, sprechi e diseguaglianze territoriali che penalizzano il Salento rispetto al resto della regione.
Pagliaro ha quindi sottolineato la necessità di una gestione manageriale della sanità, che metta al centro il cittadino e non la politica, e ha promesso una profonda riforma del sistema, fondato su merito, efficienza e rispetto dei diritti dei pazienti.
Ampio spazio anche ai temi dell’agricoltura e della tutela del territorio: il consigliere ha ricordato la tragedia della Xylella, il disinteresse della Regione per gli agricoltori salentini e il rischio di “svendere” le campagne alle multinazionali del fotovoltaico e dell’eolico, con un impatto devastante sul paesaggio e sull’identità del territorio.
Pagliaro ha rilanciato l’importanza di un piano di sviluppo sostenibile che valorizzi le eccellenze locali, la tradizione olivicola e il turismo, denunciando la cronica carenza di infrastrutture e collegamenti che continuano a isolare il Salento.
Nel suo appassionato appello finale, Pagliaro ha invitato i cittadini a non cedere alla rassegnazione e a partecipare attivamente al voto, per dare finalmente al centrodestra la possibilità di governare la Regione e realizzare il cambiamento atteso da troppo tempo.
«Peggio di così non si può andare – ha detto – ma possiamo rialzarci solo se il Salento ritrova orgoglio, dignità e voce. Questa è la nostra terra, e dobbiamo amarla come noi stessi».
