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Intimidazione alla gip Mariano sulla tomba del padre, al vaglio le telecamere

Proseguono le indagini sull’episodio intimidatorio al cimitero di Galatina, dove sulla tomba del padre della Gip del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano sono stati rinvenuti una testa di capretto, un coltello e un messaggio minatorio. Gli agenti del commissariato di Galatina e dalla Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Potenza, puntano a individuare chi abbia introdotto e collocato nel camposanto la testa mozzata dell’animale, con allegato un biglietto con su scritto “Prima o poi”.

A rendere ancora più difficile le indagini la vastità dell’area del cimitero, che dispone di tre accessi: quello principale, coperto da videosorveglianza e due secondari. Di questi ultimi, solo uno è dotato di telecamere, mentre l’altro, raggiungibile da una via secondaria e sterrata, potrebbe essere quello utilizzato dal o dai malviventi per entrare senza essere notati, vista anche la vicinanza alla cappella confraternale di San Luigi Gonzaga dove si trova la tomba del padre della giudice.

Dopo i rilievi della polizia scientifica, sono state acquisite le immagini delle telecamere e sono state ascoltate alcune testimonianze, tra cui quella di chi si occupa della manutenzione della cappella e del custode, che ha riferito di non aver notato alcun movimento sospetto.

Le indagini riguardano anche il momento esatto in cui la testa dell’animale è stata collocata nella cappella, frequentata da più persone. Resta infatti da comprendere come mai nessuno si sia accorto dell’odore proveniente dal vaso se non lo stesso magistrato durante la sua visita nel primo pomeriggio di lunedì.

Ieri, intanto, si è svolta in Prefettura una riunione tecnica di coordinamento tra le forze di polizia per definire nuove misure di sicurezza a tutela della giudice. Un secondo incontro tra il questore Giampietro Lionetti e il prefetto Natalino Domenico Manno si è tenuto oggi. Il dispositivo di sicurezza della giudice Mariano, sotto scorta dall’agosto 2023, dopo una serie di intimidazioni legate a procedimenti riguardanti la criminalità organizzata, è stato rinforzato.

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