LECCE – La rabbia per la sconfitta interna contro il Monopoli probabilmente non è stata ancora smaltita. Era molto deluso l’allenatore dei rossazzurri Vito Di Bari che in sala stampa era apparentemente calmo, ma non si dava pace per una sconfitta maturata dopo che per 72 minuti c’è stata solo una squadra in campo.
“L’episodio in questo momento ci sta condannando, appena capita l’episodio negativo ci sciogliamo. E’ normale anche fisicamente, comunque venivamo da due partite ravvicinate, siamo un po’ corti, però non è un alibi, non me la sento dire niente ragazzi, è normale che in questo momento delicato c’è da capire”.
Da una possibile situazione di vantaggio con più gol si è passati alla sconfitta, 3-1. “Forse in questo momento i ragazzi hanno poca lucidità di capire il momento – continua -. Da questa situazione se ne esce con il lavoro, quando vinci lavori, quando perdi devi lavorare un po’ di più, devi essere unito con la squadra, bisogna dare aiuto ai ragazzi, perché comunque come ho detto l’impegno c’è stato”.
Al Casarano è mancato il gol del raddoppio per consentire alla squadra rossazzurra di poter gestire meglio pure le energie fisiche. Così in poco più di due settimane le prospettive per il Casarano sono cambiate. “Dispiace perché comunque in venti giorni cambia tutto, però questo è il calcio, bisogna tapparsi le orecchie, bisogna lavorare, credere in questo gruppo, è normale che eravamo lì per sognare in grande e ora è normale che abbiamo un momento di difficoltà. È un percorso, forse non siamo pronti per essere dei protagonisti assoluti, però ora voglio che la squadra sia tranquilla perché in questo momento se ne esce con la tranquillità, e io, in primis, de metto una pressione diversa non sono d’aiuto. Il problema va risolto, dobbiamo essere bravi: in questo momento prendiamo gol su palle inattive, hai preso il rigore su un lancio lungo innocuo, abbiamo avuto l’occasione davanti alla porta con Isma (Cajazzo, ndc) per fare il 2-0 e poi la partita è molto diversa. Bisogna stare vicino ai ragazzi, bisogna capire che questo è un percorso, è normale che la gente ora vuole sempre qualcosina in più, però in questo momento a me non mi interessa l’ambiente, non mi interessano le tre sconfitte, a me interessa recuperare l’entusiasmo nel gruppo, perché questo poi ti permette di lavorare bene”.
