LECCE – Quello di Medon Berisha contro la Fiorentina del “Franchi” è stato un gol pesantissimo, il secondo in serie A, che ha regalato tre punti d’oro in chiave salvezza al Lecce. Il centrocampista e nazionale albanese, 8 presenze, 2 reti e 1 assist in giallorosso nel campionato in corso, ospite di TeleRama nella trasmissione Piazza Giallorossa, ha parlato della vittoria contro la formazione viola: “Sono contento per il mio gol, ma ancora più contento per i tre punti portati a casa. La mia esultanza? Non è rivolta a nessuno. È uno scherzo che facciamo tra amici, ma non è per nessuno. Complimenti ai ragazzi -ha chiosato Berisha- hanno fatto un grande lavoro, anche quelli che sono subentrati, ma anche chi non ha giocato“.
IL RUOLO – Sulla posizione in cui viene schierato in campo dal tecnico Di Francesco, Berisha, 22 anni, spiega: “L’ultima partita a Firenze l’ho giocata da trequartista e non me l’aspettavo, mentre le altre cinque le ho fatte da mediano, ma per me non cambia molto“.
AVANTI TUTTA – La formazione viola si trova stranamente in una situazione di classifica pesante, 4 punti in dieci gare, e in piena crisi: “La partita non è stata facile perchè loro avevano la pressione dei tifosi, della società e nello spogliatoio. L’ambiente era caldo. I tifosi prima del fischio d’inizio avevano cominciato a cantare contro di loro. Noi siamo andati lì sereni, a giocarcela, a vincerla e alla fine ci siamo riusciti. Siamo stati molto concentrati e con l’atteggiamento giusto. I primi 10′ ci hanno messo un po’ sotto. Non abbiamo trovato le misure, anche tra le linee. Ma sono stato sereno per tutta la partita perché loro non sono stati pericolosi. Quando ha fischiato rigore ho pensato ‘non ci credo, una partita così grande non la possiamo buttare’. Alla fine il Var ci ha aiutato un po‘”.
DA TRE – Poi, racconta il suo bel mio gol: “Ricordo solo di aver fatto la scivolata e mi sono detto ‘ora succede qualcosa’. Me lo sentivo, perché abbiamo recuperato palla in una zona molto alta del campo. Quando Stulic ha allargato per Morente, conoscendolo come giocatore, quando l’ho visto crossare ho pensato che sarebbe andata sul secondo palo“.
IL “FRATELLO” YLBER – Con il connazionale Ramadani è nato un rapporto davvero speciale: “Io e Ramadani siamo come fratelli. È cosi ormai da due anni. Ci conosciamo, siamo pure della stessa città e lui era molto contento per il mio gol. La prima telefonata a fine partita? Quella di mio papà, lui mi ha tramesso questa passione per il calcio. Era molto contento, ma anche mia mamma, mi ha detto ‘bravo‘”.
PIÙ LEADER – Per lui il Salento, Lecce e il Lecce sono ormai “casa”: “Sono da quasi quattro anni a Lecce e conosco bene l’ambiente. Qui mi sento un po’ un leader. Ma ci sono anche altri leader in squadra, come il nostro capitano Falcone, Ramadani e Gaspar. Ma anche io, ripeto, mi sento un leader. A Firenze siamo stati bravi e compatti. Voglio fare i complimenti a tutta la linea difensiva, ma tutti hanno aiutato la squadra. Anche Banda e Stulic. Siamo stati corti e compatti. Il rigore sbagliato da Camarda con il Napoli? Succede, deve stare tranquillo, non si deve preoccupare. Gli ho detto questo”.
NUMERO SPECIALE – La desiderata maglia numero dieci è pesante da indossare, ma Medon lo fa con orgoglio: “È un sogno, l’ho sempre avuta dalla Primavera, ma anche in passato, e ho pensato che l’avrei voluta indossare pure in prima squadra. Il mio idolo è sempre stato Modric e lo è ancora. I tifosi? Lo dico sempre: i nostri sono dei pazzeschi, ci seguono e incoraggiano sempre. Mi mancheranno tanto quando me ne andrò, anzi quando smetterò di giocare (sorride, ndr). Con Giampaolo facevo il mediano, per lui il gioco partiva dal basso. Ora mi sto trovando meglio con mister Di Francesco, perchè gioco tra le linee e ho più libertà di movimento“.
“CALDO” SCONTRO DIRETTO – Sabato pomeriggio arriva l’Hellas Verona al Via del Mare, gara da non sbagliare per i giallorossi: “Voglio fare più assist e gol, il mio obiettivo è questo. Contro il Verona è sempre una guerra. Sono fisici e cattivi nei duelli. Se l’affrontiamo come il Napoli e come con la Fiorentina sarà difficile anche per loro. Giochiamo in casa e ci sarà lo stadio pieno“.
