I lavori di ristrutturazione della palazzina che ospita la direzione generale della Asl arrivano alla Corte dei Conti. Il Comitato per la Tutela della Salute e il Giusto Impiego delle Risorse Pubbliche ha denunciato formalmente un presunto utilizzo illecito di oltre un milione di euro di fondi pubblici vincolati alla ricerca. Ed una dettagliata segnalazione è stata inviata oltre che alla procura regionale della Corte dei conti per l’accertamento di un presunto danno erariale, anche al ministro della Salute e alla Regione Puglia per chiedere un’ispezione immediata e la verifica della legittimità della spesa. La stessa segnalazione è stata inviata anche al Comitato etico della regione.
Ai lavori di ristrutturazione e decoro delle facciate della palazzina della direzione generale di via Miglietta a Lecce – secondo il comitato – sarebbero state destinate somme che per legge dovrebbero finanziare la sperimentazione clinica e la ricerca sanitaria, risorse cruciali per l’innovazione e la cura dei cittadini salentini.
“È intollerabile – denuncia Giovanni Giangreco, Presidente del Comitato – che mentre i nostri ospedali, come il Presidio di Scorrano, mostrano evidenti carenze strutturali e organizzative e necessitano di risorse urgenti, l’ASL decide di spendere un milione e centotrentamila Euro presi dalla ricerca, che serve a salvare le vite, per rifare la facciata del proprio ufficio amministrativo. Le priorità sono state completamente ribaltate.”
Per il comitato l’uso di fondi extrabudget per opere edili generiche rappresenta una grave violazione del vincolo di destinazione e configura un potenziale danno erariale che ricade direttamente sulla collettività.
Il comitato chiede un intervento rapido e senza indugi affinché. ogni euro distratto da questi fondi rappresenta una ferita per la comunità e un ostacolo concreto alla possibilità di accedere a cure e terapie innovative.
E al direttore generale della Asl Stefano Rossi che aveva parlato di boutade replica Giangreco: “No, non è affatto una ‘boutade – dice il vero danno d’immagine per la sanità locale è causato da queste condotte, non da chi le denuncia. Ora il Direttore Generale risponda con i fatti e nelle sedi competenti”
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