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Lecce, Di Francesco: “Andremo carichi al massimo. Bella la visita dei tifosi”

Il tecnico del Lecce Eusebio Di Francesco

LECCE – Fiorentina-Lecce è una partita che vale tanto non solo per la squadra viola, ma pure per la compagine giallorossa. Intanto in mattinata il club fiorentino ha comunicato la separazione consensuale dal direttore sportivo Pradè.

Un ambiente ancora più caldo attende il Lecce che questa mattina a Martignano ha ricevuto la visita e la carica degli Ultrà. “È una partita importante anche per noi – ha detto Di Francesco nella conferenza stampa di vigilia -, si gioca undici contro undici, la Fiorentina ha una rosa importante e un allenatore importante. Andremo carichi al massimo. E ci ha fatto piacere la bella visita dei nostri tifosi. È una partita ostica perché c’è voglia da parte della Fiorentina di svoltare. E poi ha calciatori, come Dzeko e Kean, ad esempio, che sanno come affrontare queste situazioni”.

Una sfida che si arricchisce di tante storie e particolari. Falcone e compagni cercheranno di svoltare dopo due sconfitte di fila; la Fiorentina cerca ancora il primo successo in campionato. Un’altra partita in cui si cercherà di migliorare alcuni aspetti. “Dobbiamo migliorare e cercare di commettere meno errori – continua -, essere più scaltri in quelle situazioni che ci hanno visto penalizzati anche per nostri demeriti”.

L’allenatore che non potrà contare su Pierret (problemi alla schiena) ha dato gli input necessari alla sua squadra per affrontare questa difficile partita. “Ho cercato di trasmettere una certa tranquillità, di dare certezze – spiega -, dobbiamo essere capaci di rimanere più alti, di mettere qualità. Quello che dobbiamo avere in questa partita è equilibrio sotto tutti i punti di vista. La mia squadra deve crescere sotto tanti punti di vista, ma abbiamo fatto dei progressi; questo non significa che dobbiamo accontentarci, bisogna fare meglio, metterci l’anima”.

È stata la settimana in cui Camarda ha sbagliato un rigore contro il Napoli, mentre Stulic è ancora a caccia del primo gol. “Parto da Stulic: sta lavorando bene per la squadra, ma se si focalizza solo sul gol commette un grandissimo errore. Per quanto riguarda Camarda, ho deciso io che doveva battere lui. E ha voluto fortemente batterlo anche se c’erano altri due rigoristi oltre a lui. I rigori si possono sbagliare pure a 30 anni, avrà altre opportunità”.

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