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Cuore Amico festeggia 25 anni con un dono: ecco il “mezzo del cuore”

LECCE – Alle spalle 25 anni di solidarietà scanditi da abbracci, commozione, traguardi e sorrisi. All’orizzonte nuovi progetti, sempre più ambiziosi, per aiutare chi ha bisogno.

Cuore Amico quest’anno festeggia un quarto di secolo e ha scelto di farlo con un altro dono alla comunità. E allora ecco il “mezzo del cuore”: un furgoncino attrezzato, con l’inconfondibile cuore colorato della onlus salentina braccio operativo di Telerama per il sociale, che in questi anni ha abbracciato e sostenuto 665 famiglie.Il mezzo sarà gratuitamente a disposizione di chi ha difficoltà a spostarsi per visite, terapie o cure in tutta la provincia di Lecce.

A benedirlo in piazza San Pio è stato l’arcivescovo Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, tra la commozione di chi è cresciuto tenuto per mano dall’associaizone, la gente, i volontari e gli amministratori locali che hanno plaudito ad una solidarietà che ha dimostrato di non conoscere confini.

L’Arcivescovo Panzetta, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del gesto: “Ogni tassello che si aggiunge al puzzle della solidarietà è fondamentale. Ecco perché sono felice di essere qui a condividere questo traguardo di Cuore Amico: questo bus è un altro segno di speranza, e il mondo oggi più che mai ha bisogno di speranza”.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie alla stretta di mano con “Lecce sicura”, associazione del territorio che sarà concretamente alla guida del “mezzo del cuore”. Con una semplice chiamata, chi ha bisogno sarà accompagnato a destinazione e poi riaccompagnato a casa.

E allora pronti? Via! A tutto cuore! Partendo, simbolicamente, da una periferia che diventa l’emblema di una disabilità che deve essere riportata al centro del cuore di ognuno di noi. “Sono cresciuto qui a San Pio e per me è davvero un orgoglio festeggiare un quarto di secolo della mia creatura più gentile e più dolce proprio qui – ha ricordato il presidente della Onlus, Paolo Pagliaro –  vogliamo continuare a rendere più facile la vita di chi ogni giorno affronta delle difficoltà. È un modo per trasformare la solidarietà in movimento, per portare aiuto, conforto e speranza dove ce n’è bisogno. In questi 25 anni abbiamo imparato che la generosità del nostro territorio è straordinaria, e questo progetto ne è la prova concreta”.

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