LECCE – Nuovo raid vandalico all’interno della villa comunale di Lecce. Questa volta i balordi hanno preso di mira il rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale, con le grate a protezione dell’ingresso letteralmente divelte. Una bravata, oppure qualcuno ha pensato di utilizzare la struttura per altri scopi? Di certo, come evidenziato dalle immagini che stanno scorrendo, è stata sfregiata quella che è una testimonianza storica. Appena un anno addietro le nostre telecamere, grazie ad amministrazione comunale e Gruppo speleologico N’dronico, avevano documentato l’interno del rifugio antiaereo, con le sue gallerie, le sedute dove i cittadini trovavano riparo dopo il suono della sirena che annunciava l’arrivo dei bombardieri. Adesso, questo ulteriore raid vandalico, che si somma ai tanti già messi a segno nei mesi scorsi, come quello contro l’ex casa del custode e l’ex ludoteca, con l’abbattimento del muro perimetrale. Una situazione insostenibile che si spera possa durare ancora per poco. Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato l’avviso pubblico per la concessione dell’immobile. Al momento però, come denunciato più volte anche allo sportello di Dillo a Telerama, restano le criticità. Bottiglie di birra abbandonate, panchine vandalizzate, indumenti e adesso, dice chi segnala, anche i bagni chiusi. A poco e nulla serve il lavoro quotidiano di pulizia effettuato dagli operatori ecologici, che caricano sui mezzi al termine degli interventi giornalieri sacchi e sacchi di immondizia. Ma all’indomani, è sempre la stessa storia. E chi la villa comunale cerca di viverla, per trovare un po’ di serenità o per far giocare i bambini chiede che vengano intensificati i controlli.
