Il TAR di Milano ha bocciato la disciplina dell’Arera in materia di rifiuti, aprendo la strada a un possibile aumento della TARI. Con una serie di sentenze pubblicate nei giorni scorsi, la Prima sezione del Tribunale amministrativo – competente in via esclusiva sui provvedimenti dell’Autorità di regolazione – ha accolto i ricorsi presentati dall’avvocato Luigi Quinto per conto di diverse aziende del settore, tra cui Gial, Ecotecnica, Teknowaste, Cogei e Bianco, che operano in numerosi Comuni di Lecce, Brindisi e Taranto.
Il TAR ha condannato Arera a completare l’approvazione dei Pef (Piani economico-finanziari) validati dall’Ager Puglia, rilevando che non è possibile rinviare la conclusione del procedimento oltre i termini fissati. Ancora più significativa è la sentenza che riconosce il diritto alla revisione prezzi nei contratti d’appalto per la gestione dei rifiuti, in base al Codice dei contratti pubblici. Il TAR ha dichiarato illegittimo il “Contratto tipo” Arera nella parte in cui la escludeva, stabilendo che la revisione dovrà applicarsi anche retroattivamente, fino al 2020. Una decisione che, pur tutelando i gestori, potrebbe tradursi in rincari per i cittadini.
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