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Alla festa dell’Arma di Cavalleria il sorriso, la gioia e l’orgoglio dei 154 Volontari di Ferma Iniziale

LECCE – La data scelta, 30 ottobre, non è affatto casuale. Ogni anno in questo giorno, viene ricordato il combattimento di Pozzuolo del Friuli del 1917, un evento eroico durante la Prima Guerra Mondiale durante il quale i reggimenti di Cavalleria di Genova e Novara resistettero con onore e coraggio all’avanzata nemica, valori da sempre presenti e incarnati dai nostri militari. E la caserma “Zappalà”, sede del Comando Scuola di Cavalleria di Lecce, è stata la scenografia ideale della festa dell’arma di Cavalleria.

Nel suo messaggio rivolto ai Volontari in Ferma Iniziale, il Generale Matteo Rizzitelli, Comandante della Scuola di Cavalleria di Lecce, ha sottolineato: “La commemorazione odierna di Pozzuolo del Friuli vuole essere il nostro doveroso e profondamente sentito omaggio a quegli straordinari uomini che, in quella battaglia sovraumana, seppero incarnare le più alte virtù militari, il più ferreo senso del dovere ed il più straordinario coraggio. Essere un cavaliere significa custodire l’onore, rispettare il compagno, affrontare ogni prova con lealtà e con spirito di servizio”.

Diversi i momenti significativi che hanno caratterizzato una celebrazione che affonda le radici nella tradizione e nella storia. La cerimonia si è aperta con gli onori allo Stendardo dell’Arma di Cavalleria, la deposizione corona d’alloro e gli onori ai Caduti.

E’ stata l’occasione buona soprattutto per assistere alla consegna del basco nero ai Volontari in Ferma Iniziale del 1° blocco 2025, 154 militari, di cui 50 donne, che hanno potuto fregiarsi di quello che – come ha sottolineato il Comandante Rizzitelli – “non è un copricapo ma un simbolo, un impegno e un’eredità” da custodire e preservare. Giunge così al termine un percorso addestrativo intenso e selettivo, della durata di 9 settimane che è servito a prepararli all’impiego nei reparti operativi dell’Esercito Italiano. Le emozioni sono tutte nelle parole di questa ragazza dedicate alla madre scomparsa. I sorrisi, i baci e gli abbracci di familiari e amici hanno chiuso una giornata toccante. 

Ad allietare la manifestazione – alla quale hanno preso parte numerose autorità civili e militari – è stata l’esecuzione di brani musicali a cura della Banda della Brigata Meccanizzata “Pinerolo”.

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