Oltre sei chili di esplosivo artigianale suddiviso in più di cento petardi ad altissimo potenziale, due involucri metallici, noti come “marmotte”, una miccia a lenta combustione, oltre a strumenti da scasso, dispositivi elettronici, chiavi da configurare, passamontagna e quattro telefoni cellulari. È quanto sequestrato dai carabinieri della compagnia di Gallipoli martedì sera a Galatone, durante un controllo a due giovani, che si sospetta possano essere parte dei componenti della “banda della marmotta”, che negli ultimi mesi tra Lecce e Brindisi ha messo a segno 13 assalti ad atm e postamat di filiali di banche e uffici postali.
Tutto è scattato intorno alle 22:50, durante un controllo del territorio. i militari hanno notato un’Opel Corsa bianca parcheggiata in via San Giuseppe da Copertino, in una zona isolata di Galatone. A bordo due giovani di 20 e 21 anni, di Cerignola, già noti alle forze dell’ordine, con l’arsenale pronto a colpire. L’obiettivo, secondo gli investigatori, era probabilmente un altro bancomat.
Dopo la perquisizione del veicolo, i carabinieri hanno provveduto all’arresto in flagranza dei due foggiani, con gli artificieri del Nucleo Investigativo di Lecce che hanno messo in sicurezza tutto il materiale prima del sequestro. L’operazione è il risultato di una mirata attività di coordinamento informativo tra i Comandi Provinciali di Lecce e Foggia, avviata a seguito della segnalazione del veicolo sospetto in territorio foggiano poche ore prima. Gli arresti rientrano in un più ampio piano straordinario di controlli notturni, attivato dopo la recrudescenza di assalti agli sportelli automatici.
Ora la risposta delle forze dell’ordine potrebbe aprire nuovi scenari investigativi e permettere alle forze dell’ordine di mettere fine all’azione della banda organizzata.
L’operazione dei carabinieri potrebbe aver fermato un altro assalto, ma l’allarme resta altissimo. Le indagini sono tuttora in corso per ricostruire la provenienza del materiale e accertare eventuali collegamenti con altri episodi criminali e la possibile presenza di complici. Intanto, i due giovani arrestati sono stati trasferiti nella casa circondariale di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.
