Se da una parte la Asl di Lecce respinge con fermezza le accuse di aver “dirottato” somme destinate alla ricerca scientifica per finanziare interventi edilizi, dall’altra il presidente del Comitato Territoriale Spontaneo, Giovanni Giangreco, continua a ribadire che per la ristrutturazione della facciata della direzione generale di via Miglietta siano state impiegate le risorse nate per la ricerca clinica». Secondo la Asl, l’edificio necessitava di lavori urgenti e “indispensabili alla sicurezza di utenti e dipendenti”. L’operazione, si legge nella nota ufficiale, ha rispettato le disposizioni del regolamento interno, che disciplina le sperimentazioni cliniche e prevede una quota del 14% spettante all’azienda per coprire costi generali. «Nessuna violazione né abuso – ribadisce la Direzione – i fondi straordinari di manutenzione devono essere coperti con risorse ordinarie, ma in questo caso l’intervento è stato compatibile con le finalità previste». Per Giangreco, invece, “quelle risorse devono servire a promuovere la crescita scientifica, la formazione del personale sanitario e l’innovazione, non a coprire spese di manutenzione ordinaria o straordinaria».
Il Comitato, che riunisce cittadini e operatori sanitari del territorio, contesta la scelta della Asl definendola «eticamente scorretta e politicamente miope. Spendere fondi sperimentali per rifare la facciata della Direzione generale di via Miglietta, o per interventi simili negli ex Opis di via “Fazzi” o negli ospedali di Gallipoli e Scorrano, non è la strada giusta».
“La spesa per l’adeguamento termico della palazzina della Direzione generale – spiega Giangreco – rientra a pieno titolo tra i costi straordinari di manutenzione del patrimonio immobiliare aziendale, che devono essere coperti con fondi ordinari del bilancio. Non si ravvisa alcuna ragione per cui si attinga al Fondo sperimentazioni cliniche, destinato a sostenere esclusivamente la ricerca scientifica, gli studi clinici no profit e i progetti innovativi”. Quei soldi, dunque, per il comitato, potrebbero essere utilizzati per la crescita scientifica dell’azienda, per la formazione del personale sanitario e per la cura delle patologie complesse, anche di natura neoplastica.
