AttualitàEvidenzaLecceVideo

CdS: spetta alle Asl garantire il trasporto ai centri diurni per non autosufficienti

Una decisione storica per il welfare pugliese. Con tre sentenze il Consiglio di Stato ha stabilito per la prima volta che spetta alle Asl pugliesi e salentine attivare il servizio di trasporto dei pazienti che frequentano i centri diurni per non autosufficienti. Una pronuncia destinata a fare scuola, con effetti su tutto il territorio regionale e con rilevanti implicazioni anche sotto il profilo economico.
La vicenda prende le mosse dal ricorso di tre centri diurni della provincia di Lecce, specializzati nel supporto cognitivo e comportamentale per persone affette da demenza. Difesi dall’avvocato Paolo Gaballo, i centri avevano contestato la decisione dell’Asl Lecce di rinviare l’attivazione del servizio di trasporto, nonostante la legge regionale n. 4 del 2010 attribuisca alle Asl il compito di garantire il trasporto dei disabili verso i centri socio-educativi convenzionati. L’azienda sanitaria sosteneva che tale obbligo riguardasse solo alcune categorie di utenti, escludendo i non autosufficienti.
Dopo il rigetto dei ricorsi da parte del Tar Lecce, i centri avevano presentato appello al Consiglio di Stato, che ha accolto integralmente le loro ragioni, ribaltando le decisioni di primo grado e condannando Asl e Regione Puglia, in solido, anche al pagamento delle spese legali.
Secondo il Consiglio di Stato, “dal quadro normativo regionale attuale non può che discendere il carattere onnicomprensivo dell’obbligo delle Asl di farsi carico dei servizi di trasporto, senza distinzioni tra diverse tipologie di centri diurni”. In altre parole, il diritto al trasporto deve essere garantito a tutti i pazienti non autosufficienti, a prescindere dalla struttura frequentata.
Le tre sentenze chiudono così una controversia che durava da tempo, restituendo certezza a famiglie e operatori del settore. “Le decisioni – commenta l’avvocato Gaballo – hanno una valenza generale, perché chiariscono in modo definitivo l’interpretazione della normativa regionale e impongono alle Asl pugliesi di attivare un servizio essenziale per la cura e la dignità delle persone fragili”.

Articoli correlati

Tennis A2, quarto turno amaro per il Ct Maglie

Mario Vecchio

Roberta Bertacchi, chiesta l’archiviazione per istigazione al suicidio. Nelle carte l’escalation della violenza subita

Erica Fiore

Lobuono: campagna elettorale in salita. I pugliesi riconoscono gli errori del csx

Redazione

Vendola: “Meloni a Bari? Mai da premier”

Redazione

Unisalento, diventa un caso lo spin-off dalle uova d’oro

Redazione

Quando il Salento entrò nella costituzione

Redazione