Cronaca

Agguato a Gallipoli: colpi di pistola contro un uomo di 45 anni

GALLIPOLI – Un mazzo di chiavi. Un borsello abbandonato sull’asfalto. Pietre, forse afferrate all’ultimo per tentare una difesa. Quattro bossoli. E uno scooter bianco lasciato cadere, nella fuga disperata della vittima.

Sono i segni evidenti di quanto accaduto lunedì sera in via Carlo Massa, a Gallipoli. Un agguato a colpi di pistola – e non di fucile, come ipotizzato in un primo momento – avvenuto poco dopo le 19:30.

La vittima è un 45enne, operatore ecologico residente in zona, raggiunto da almeno quattro proiettili alla spalla. Secondo la prima ricostruzione, l’uomo sarebbe stato inseguito da due individui armati fino al garage della propria abitazione. È lì che è iniziata la sparatoria.

A interrompere l’azione criminosa, e probabilmente ad evitare il peggio, le urla della madre del 45enne, che si sarebbe affacciata dal balcone e avrebbe assistito alla scena: un intervento improvviso, sufficiente a mettere in fuga i due aggressori. Fuga a piedi, per poi con ogni probabilità raggiungere uno scooter nascosto poco distante.

Nonostante le ferite, una delle quali più profonda alla spalla destra, l’uomo ha trovato la forza di raggiungere autonomamente il vicino ospedale. Successivamente è stato trasferito al “Vito Fazzi” di Lecce. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Determinante, per gli investigatori, sarà l’ascolto proprio della vittima: al momento non è ancora in grado di parlare, ma verrà sentita appena le condizioni cliniche lo permetteranno, così da chiarire ogni dettaglio dell’agguato.

Sul movente si indaga in più direzioni. Nel pomeriggio – è quanto trapela – l’uomo era apparso agitato nel centro storico, forse a seguito di minacce subite. Un dettaglio che potrebbe incastonarsi nel quadro investigativo ora al vaglio degli inquirenti.

L’obiettivo degli investigatori è risalire rapidamente ai due responsabili e comprendere il contesto in cui è maturata l’azione criminale. Subito dopo l’agguato, gli agenti, coordinati dal vicequestore Gabriele De Filippi, hanno ascoltato due persone informate sui fatti.

 

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