Da tredici anni la Settimana della Cultura del Mare racconta il legame profondo tra Gallipoli e il suo mare, valorizzandone la storia, le tradizioni e la forza vitale. L’edizione 2025, dal titolo “Onde di Futuro – Il Mare che Sogniamo”, in programma fino al 30 ottobre, prevede un ricco calendario di appuntamenti che uniscono arte, scienza, educazione ambientale e comunità.
Organizzata dall’Associazione Puglia&Mare APS, in collaborazione con il Comune di Gallipoli e con la partecipazione di istituzioni, enti di ricerca, università, ITS Academy, associazioni del terzo settore e imprese del territorio, la Rassegna si è ormai affermata come un punto di riferimento per la promozione della Blue Economy nel Mezzogiorno.
Nel cuore di ogni onda c’è una storia da raccontare: una storia di bellezza naturale, di sfide ecologiche e di futuro sostenibile. Il mare, fonte di vita e ispirazione, è anche luogo di responsabilità e di scelte necessarie. L’edizione 2025 invita a guardarlo non solo come un paesaggio da ammirare, ma come una guida per il cambiamento, un orizzonte verso cui orientare nuove rotte di consapevolezza, conoscenza e rispetto.
Attraverso mostre, workshop, laboratori, incontri e momenti di comunità, la Settimana della Cultura del Mare rinnova la sua missione: educare, ispirare e costruire insieme un futuro in armonia con il mare, intrecciando memoria e innovazione, responsabilità e speranza.
Due sono le esposizioni di grande impatto visivo e concettuale che arricchiscono il programma di quest’anno: “Il Mare che Sogniamo”, una mostra artistica e multimediale che affronta il tema della sostenibilità e della sensibilizzazione ambientale.
E poi la mostra “La fontana racconta”, a cura di Acquedotto Pugliese, che propone un percorso espositivo dedicato al consumo sostenibile delle risorse idriche e alla tutela ambientale.
La Settimana della Cultura del Mare cerca di offrire al pubblico un’occasione di riflessione e partecipazione. Gallipoli, ancora una volta, si fa porto di cultura, innovazione e speranza. Perché ogni onda che arriva è un messaggio di futuro, e il mare continua a parlarci — basta solo imparare ad ascoltarlo.
