Avrebbe pubblicato diversi post e video con sottotitoli in arabo e in inglese, inneggianti alla guerra e all’odio verso il popolo ebraico. In uno dei contenuti, risalente al maggio 2024, compariva un messaggio vocale in cui si esaltava il martirio jihadista, mentre altri post diffusi nei mesi successivi contenevano video di propaganda dell’ISIS e proclami antisemiti.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, guidata dal sostituto procuratore Giovanna Cannarile, ha disposto una perquisizione personale, locale e informatica nei confronti di un 35enne di Lizzanello, con precedenti di droga. L’uomo è indagato per apologia dell’associazione terroristica ISIS e diffusione di contenuti di natura antisemita e jihadista attraverso il proprio profilo Instagram
Le indagini, condotte dalla Digos di Lecce – Sezione Antiterrorismo, sono partite dal monitoraggio dei social network usati per attività di proselitismo online. L’analisi dei dati informatici, forniti da Meta e dalla compagnia telefonica WindTre, ha permesso di collegare l’account incriminato all’indagato. In un video pubblicato a marzo 2025 si sarebbe presentato con un fermo immagine di una bandiera dello stato di Israele in fiamme e il video incitava alla morte e alla distruzione del popolo israeliano, ancora, oltre a questi video di chiara impronta jihadista, condivideva ulteriori video che, sebbene privi di matrice confessionale, evidenziavano una propensione all’uso della violenza. Un video, in particolare, rappresentava un problamo di Hitler contro gli ebrei, in un altro video brandeggia un coltello a molla ed infine uno relativo all’esplosione di un’autovettura in movimento, ma anche altre tre storie Instagram di chiaro stampo jihadista.
La Procura ritiene che i materiali digitali sequestrati possano fornire ulteriori elementi utili per chiarire l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti o reti di propaganda. L’uomo è difeso dall’avvocato Luca Puce.
