Arrivano finalmente gli aiuti per i pescatori subacquei pugliesi colpiti dal fermo della pesca dei ricci di mare. Una misura attesa da tempo, che riguarda circa 200 operatori professionali rimasti senza reddito a seguito del blocco introdotto dalla legge regionale proposta nel 2023 dal consigliere di Fratelli d’Italia, Paolo Pagliaro, e votata all’unanimità dal consiglio, per consentire il ripopolamento della specie, ormai decimata dal prelievo selvaggio. La legge, successivamente confermata dalla Corte Costituzionale, in questi due anni ha portato evidenti frutti e che altre regioni d’Italia stanno prendendo come modello.
La Giunta regionale ha approvato la deliberazione che consente anche ai lavoratori marittimi con regolare autorizzazione alla pesca subacquea professionale di accedere agli aiuti pubblici previsti nell’ambito delle misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare.
Soddisfazione arriva da Coldiretti Pesca Puglia, che chiede però di cogliere l’occasione per riformare il settore in chiave di trasparenza e sostenibilità. L’organizzazione propone la creazione di una piattaforma telematica per la comunicazione giornaliera delle vendite, con l’indicazione dei destinatari del prodotto. Un sistema che permetterebbe controlli più efficaci da parte delle autorità e la nascita di un vero e proprio “percorso del riccio di mare”, tracciabile e certificato, fino a diventare un marchio di qualità riconoscibile per i consumatori.
Durante il periodo di fermo, Coldiretti ha inoltre suggerito di diversificare l’attività dei pescatori subacquei, impiegandoli in operazioni di ripristino e pulizia dei fondali marini, come il recupero di reti e materiali abbandonati. Una proposta che punta a coniugare tutela ambientale e sostegno economico per una categoria messa in ginocchio dalle restrizioni.
L’organizzazione sollecita anche maggiore rigore contro la pesca abusiva, con l’istituzione di una piattaforma di segnalazione online per denunciare attività irregolari, e invoca regole più chiare per la produzione e la vendita della polpa di riccio, settore in cui proliferano pratiche fuori controllo che compromettono la sopravvivenza della specie. Sui ristori il padre della legge, Paolo Pagliaro, aveva più volte sollecitato la Regione sugli aiuti ai pescatori, con interrogazioni, audizioni e una mozione presentata già all’indomani dell’approvazione della legge”. Nella legge di bilancio era stato approvato un emendamento per finanziare gli indennizzi, ma l’attuazione è arrivata solo ora.
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