CronacaLecce

Operazione “Fenice Neretina”: tra i 19 arresti anche i presunti responsabili di un incendio

C’è anche il violento incendio che nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2022 distrusse quattro auto davanti ad una concessionaria di via Achille Palma a Galatone, tra gli episodi ricostruiti nelle oltre mille pagine di ordinanza che hanno portato all’alba di martedì all’arresto di 19 persone nell’ambito della maxi operazione “Fenice Neretina”, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Lecce su delega della Direzione distrettuale antimafia.
L’indagine, che coinvolge 51 persone complessivamente indagate, ha fatto emergere un intreccio di estorsioni, incendi dolosi, danneggiamenti e traffico di droga riconducibili a un gruppo criminale operante tra Nardò, Galatone, Copertino e altri comuni del basso Salento, ritenuto capace di condizionare il tessuto economico locale attraverso intimidazioni e ritorsioni.
Secondo quanto ricostruito, la sera del 30 aprile 2022, intorno alle 23, la Fiat Punto nera di Antonio Franco Calignano (oggi in carcere), si sarebbe fermata davanti all’autosalone. Dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza si vedono due individui incappucciati scendere dall’auto: uno portava una tanica chiara, l’altro restava a fare da vedetta. Nel giro di pochi istanti il primo versò liquido infiammabile su quattro vetture parcheggiate e appiccò il fuoco, mentre il complice sorvegliava la via di fuga.
Le fiamme distrussero completamente le auto e danneggiarono la facciata del capannone, richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco di Gallipoli.
Parallelamente, le intercettazioni telefoniche disposte d’urgenza permisero di collegare l’episodio a un contesto estorsivo più ampio: a ordinare l’azione, secondo la Procura, sarebbe stato un 23enne di Nardò, considerato mandante e concorrente morale dell’attentato.
L’obiettivo era quello di intimidire la vittima nell’ambito di una serie di pressioni e richieste estorsive che, secondo gli investigatori, si inserivano nel quadro di controllo del territorio esercitato dal gruppo criminale neretino.
Calignano è indagato insieme ad un 23enne neretino per l’incendio con altri due soggetti non identificati
Secondo la DDA, il gruppo si occupava di estorsioni ai danni di imprenditori, incendi dolosi di autofficine e concessionarie, spaccio di stupefacenti e intimidazioni per imporre la propria egemonia economica.
L’episodio di Galatone viene descritto dagli inquirenti come una delle azioni esemplari del sodalizio, utilizzata per “dare un segnale” e consolidare la propria reputazione criminale.

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