LECCE – Questa sera Di Francesco e il suo staff avranno la possibilità di studiare una volta di più l’Udinese, prossima avversaria, sabato in Friuli.
I bianconeri friulani, infatti, impegnati nel posticipo in casa della Cremonese, chiuderanno la settima giornata di Serie A.
Il campionato si avvicina al primo turno infrasettimanale.
Tra venerdì e giovedì si consumeranno due giornate, l’ottava e la nona.
La squadra giallorossa è attesa sabato dall’impegno contro l’Udinese e martedì, invece, riceverà la visita del Napoli campione d’Italia di Antonio Conte.
Un doppio appuntamento ravvicinato molto impegnativo.
Falcone e compagni si avvicinano intanto alla sfida contro l’Udinese forti del punto messo in cassaforte contro il Sassuolo. La delusione per non aver portato a casa l’intera posta in palio è stata smaltita dal pensiero di aver conquistato il terzo risultato utile di fila e di aver tenuto chiusa, la propria porta, per la seconda volta di seguito, la terza complessiva dall’inizio della stagione. E pure dal fatto che nelle ultime nove posizioni, dal Pisa alla Lazio, nessuna squadra ha vinto, ad eccezione del Torino che ha battuto il Napoli scudettato.
La squadra è in crescita: lo afferma Di Francesco, si vede in campo. Cresce l’intesa, c’è una maggiore conoscenza tra i calciatori. E la disposizione ordinata da Di Francesco sta regalando quei risultati prima attesi invano. E con il trascorrere delle giornate si definiscono le prime gerarchie, ruolo per ruolo, che sono però subordinate, in alcuni casi, allo stato di forma di ogni singolo calciatore. In questo momento è sorprendente la crescita di Danilo Veiga al quale, inizialmente, è stato preferito Kouassi. Invece, ora, il laterale lusitano sembra destinato a vestire la maglia da titolare per lungo tempo, se conferma i progressi attuali.
E contro il Sassuolo Di Francesco ha inizialmente schierato per dieci undicesimi il Lecce della passata stagione.
E il filo tattico adottato da Di Francesco è destinato a prolungarsi. Ora la squadra leccese veste quell’abito già utilizzato da Gotti e Giampaolo. Ma non significa che il progetto tattico per cui questa squadra viene costruita o rimodulata ogni estate, è stato accantonato.
Contano i risultati e come portarli a casa.
Sicuramente un aspetto da migliorare è quello del gol. Stulic è ancora a secco. Al serbo, molto funzionale nel ripulire numerosi palloni, serve il gol per non avere quella zavorra psicologica che assilla gli attaccanti quando attraversano un periodo di lungo digiuno. La soluzione è buttare un gran numero di palloni in area o servirlo nel modo migliore per potergli consentire di calciare in porta. Dettagli ai quali sta lavorando Di Francesco e il suo staff.
Intanto a Udine Di Francesco dovrebbe recuperare Sottil. L’esterno offensivo, a sorpresa, non risultava tra i convocati a causa di un affaticamento muscolare. È un calciatore con precise caratteristiche, con spiccate doti offensive, maggiori rispetto a Tete Morente, il quale può garantire, invece, un diverso contributo in fase difensiva. Pure a Udine l’allenatore giallorosso dovrebbe insistere sulla stessa formazione schierata contro il Sassuolo. Contro la squadra di Fabio Grosso è mancato il gol e forse se l’allenatore avesse anticipato un paio di scelte nel secondo tempo la partita sarebbe finita in maniera diversa. Bisognava mettere in conto pure i viaggi affrontati dai vari nazionali nei giorni precedenti, non solo quelli di andata e ritorno dall’Italia. La stanchezza, in alcuni, può aver avuto un peso specifico. Questa settimana, invece, sarà completa: non si attende nessun rientro e il tecnico giallorosso avrà tutti a disposizione per una valutazione quotidiana.