CINECLUB – Benvenuti gentili e soprattutto curiosi lettori di TeleRama, al consueto appuntamento settimanale con Cineclub, dove i protagonisti assoluti sono le uscite più attese nel mondo del cinema.
Il commovente adattamento dell’ultimo romanzo di Michela Murgia.
Cominciamo le nostre proposte settimanali parlandovi del dramma sentimentale Tre ciotole di Isabel Coixet. Adattamento dell’omonima e ultima raccolta di racconti della scrittrice sarda Michela Murgia, il lungometraggio ha come protagonisti gli attori Alba Rohrwacher ed Elio Germano, nei rispettivi ruoli di Marta e Antonio. L’uomo, dopo sette anni di convivenza, decide di lasciare la compagna, che non riesce ad affrontare la solitudine nel modo giusto. Oltre al danno, dietro l’angolo l’aspetterà anche la beffa: Marta scoprirà di avere una grave malattia.
Nonostante venga rassicurata sul suo futuro dalle persone che le stanno attorno, dovrà combattere per raggiungere un’armonia personale che renda la sua vita nuovamente soddisfacente.
Il movimento #metoo sotto la lente di Guadagnino.
E adesso andiamo negli Stati Uniti con il thriller drammatico After the hunt – dopo la caccia di Luca Guadagnino. L’ultima fatica, del regista originario di Palermo, è stata presentata alla scorsa edizione del Festival del cinema di Venezia, in realtà attirando diversi dissensi da parte della critica. Ambientato nell’università di Yale di Boston, il lungometraggio si focalizza su una professoressa che dovrà difendere un collega da una pesante accusa di molestie sessuali. Alma, la donna interpretata da Julia Roberts, dovrà decidere se aiutare il suo collega e amico o se assecondare la denuncia della ragazza. Questo conflitto interiore è il tema cardine del film.
Con un cast ricco di super stars come la già citata Julia Roberts, ma anche Ayo Adebiri, Andrew Garfield, Michael Stuhlbarg e Chloë Sevigny; il lungometraggio soffre di molti problemi, come una sceneggiatura confusionaria e una regia spesso invasiva, ma è ricco di prove attoriali di spessore che valgono il prezzo del biglietto.
Si torna nel periodo pandemico con un western folle.
E in conclusione parliamo di un film che sta dividendo la critica sin dalla sua prima proiezione pubblica all’ultima edizione del festival di Cannes, ovvero il western delirante Eddington di Ari Aster. La quarta pellicola, del regista che nel 2018 fece entusiasmare tantissimi appassionati del mondo dell’orrore con il capolavoro Hereditary, è un’opera formalmente complessa che racconta della faida fittizia tra uno sceriffo e il sindaco di una cittadina del Nuovo Messico chiamata Eddington. I due sono interpretati dal premio Oscar Joaquin Phoenix e dall’attore over 50 più quotato del momento Pedro Pascal: già la loro presenza nel film dovrebbe motivare la visione di questa nuova follia di Aster.
Ambientata nel 2020, nel pieno del periodo della pandemia globale di Covid-19, l’opera vuole disaminare l’assurdità della società contemporanea tramite la lente del Western, genere sempre più di nicchia.