Dietro i numeri ci sono volti, storie, mani che chiedono aiuto e altre che si tendono per offrire sostegno. È questa la fotografia che emerge dal bilancio 2024 dell’Emporio della Solidarietà, presentato oggi nella Sala riunioni della Prefettura di Lecce, alla presenza delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e delle realtà associative che ogni giorno fanno rete per contrastare la povertà.
Nel corso dell’anno, l’Emporio ha raggiunto 573 famiglie, per un totale di 1.240 persone assistite, segnalate dai servizi sociali territoriali dell’Ambito di Lecce o giunte direttamente attraverso il front office. Un dato che racconta una povertà sempre più trasversale: il 71,20% delle persone è disoccupato, il 13,99% pensionato, il 9,05% lavoratore occupato, il 3,70% casalinga, e non mancano cassintegrati e lavoratori precari.
Dietro le percentuali, vite sospese nella precarietà economica, famiglie che resistono alle disuguaglianze e trovano nell’Emporio un punto di riferimento concreto e umano.
Nel 2024 sono stati distribuiti 190.729 prodotti di prima necessità, per un valore complessivo stimato in oltre 400 mila euro. Un risultato reso possibile da una rete solidale senza precedenti, che vede accanto all’Emporio diverse realtà, tra cui la Prefettura di Lecce, Confindustria Lecce, l’Unione Sportiva Lecce, e la rete dei punti Conad.
Non a caso durante la cerimonia sono stati consegnati attestati e targhe di riconoscimento a tutti coloro che nel corso dell’anno hanno contribuito con dedizione e costanza.
L’incontro, nel corso del quale è stato firmato anche un protocollo con l’Associazione di Psicologia cognitiva, ha segnato una nuova tappa nel percorso di crescita dell’Emporio: la presentazione del nuovo portale tecnologico, uno strumento digitale pensato per semplificare l’accesso ai servizi, ridurre la burocrazia e rendere più immediato l’incontro tra domanda e offerta di aiuto.
Quello dell’Emporio della Solidarietà è un modello di comunità attiva, ma che al tempo stesso sottolinea quanto sia importante l’impegno delle istituzioni e il rinnovo della collaborazione