CronacaTaranto

Taranto, Divisione Polizia Anticrimine: il bilancio dell’ultimo anno

Destano forte preoccupazione i dati relativi alla violenza di genere sul nostro territorio che emergono dal bilancio annuale dell’attività svolta dalla divisione polizia anticrimine della questura di Taranto. Nell’ultimo anno, infatti, sono più che raddoppiati i provvedimenti di ammonimento che il questore ha adottato a tutela delle vittime di stalking e violenza domestica. Oltre 200 gli ammonimenti emessi a seguito di interventi da parte delle Volanti, denunce, sottoposizioni alle misure cautelari quali l’arresto, l’allontanamento dalla casa familiare, il divieto di avvicinamento. Circa 60, invece, gli ammonimenti emessi direttamente dal Questore su richiesta della persona offesa.

L’Ufficio minori e vittime vulnerabili ha riscontrato, nell’ultimo anno, anche un incremento del disagio minorile che, grazie al lavoro di squadra con il Tribunale per i Minorenni ed il Servizio Sociale della Provincia, ha trovato una giusta soluzione. È costante, al riguardo, l’opera di comunicazione promosso nelle scuole proprio dall’Ufficio minori e vittime vulnerabili con riferimento ai temi scottanti del cyberbullismo e del consumo di alcol e droga da parte dei giovani.

Gli investigatori della Divisione Polizia Anticrimine hanno puntato la propria attenzione anche sugli episodi di risse nei pressi delle discoteche, rapine e spaccio, oltre all’attività abusiva dei parcheggiatori, spesso presenti in Piazza Castello, in Piazza Archita e sul piazzale della stazione ferroviaria. 13 i provvedimenti di DACUR adottati dal Questore di Taranto , vale a dire divieti di accesso alle aree urbane in questione e luoghi di ritrovo, per un periodo fino a tre anni. Alcuni provvedimenti di DACUR hanno riguardato anche minorenni che si sono resi responsabili di rapina e lesioni, durante il periodo estivo, in una nota località balneare.

L’attenzione investigativa non ha sottovalutato neanche gli aspetti collegati al reinvestimento di fondi illeciti in attività commerciali e acquisizioni immobiliari, puntando sulle misure di prevenzione patrimoniale. Nell’ultimo anno, previa richiesta all’Autorità Giudiziaria competente, è stato eseguito un sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di oltre un milione e mezzo di euro, a carico di un noto pregiudicato del posto, condannato all’ergastolo per omicidio.

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