Le Cesine, riserva naturale gestita dal WWF sul litorale di Vernole, è ormai soffocata dai rifiuti. A denunciarlo è l’associazione Fare Verde Lecce, che nel pomeriggio di ieri ha percorso diversi chilometri lungo la costa adriatica salentina, documentando una situazione allarmante.
«Abbiamo trovato un paradiso di biodiversità trasformato in una discarica a cielo aperto – spiega Matteo Cosi, presidente dell’associazione –. Sulle spiagge si accumulano boe, reti da pesca, cassette di polistirolo, ma anche scarpe, bottiglie, flaconi, bidoni con la scritta toxic e persino contenitori di medicinali».
Una denuncia condivisa anche dal consigliere regionale di Fare Verde, Donato Carbone, che parla di «area deturpata e inondata di rifiuti, nel rumoroso silenzio di chi dovrebbe vigilare».
Tra i casi più drammatici segnalati all’associazione, quello di una giovane visitatrice che a settembre ha rinvenuto due tartarughe marine morte e in avanzato stato di decomposizione.
«Un indegno sfruttamento di un luogo che dovrebbe essere oasi di pace e libertà per tutte le creature, oggi trasformato in un’oasi di morte – conclude Cosi –. Non resteremo fermi: vigileremo e chiederemo conto delle responsabilità».
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