LECCE – E tre. Dopo via Alvino prima, e via Verdi dopo, anche via Fazzi regala un’altra porzione di Anfiteatro Romano. La scoperta, se così vogliamo chiamarla, anche perché la storia sotterranea è nota e visibile nelle mappature dello storico De Giorgi, è stata fatta nel corso dei lavori di mitigazione idrogeologica partiti circa un mese addietro, con lo smantellamento dei basoli, necessario per poter effettuare gli interventi. Si tratta di una delle zone che riguardano le gradinate dello storico monumento augusteo e che dovrebbero trovarsi anche al di sotto del manto stradale di via degli Acaya e sotto la chiesa di Santa Maria delle grazie. Insomma una scoperta che non sorprende più di tanto ma che inevitabilmente ha fatto scattare la solita procedura quando ci si trova davanti a situazioni di questo genere. Primo passo, da parte dei responsabili del cantiere, è stato quello di interessare la Soprintendenza ai beni archeologici e culturali di Lecce. Nelle scorse ore nell’area in cui sono riemersi i gradoni dell’Anfiteatro romano si sono recati gli archeologi ed i responsabili degli uffici di Palazzo Carafa. Da stabilire, infatti, come procedere, così come fatto per via Alvino e via Verdi. Il tutto in attesa che venga nominato un apposito comitato scientifico che dovrebbe anche discutere su come impiegare i fondi stanziati, circa diciotto milioni di euro, per il recupero e la valorizzazione dei beni archeologici. Intanto il lavoro all’interno del cantiere di via Fazzi prosegue, con le ruspe che continuano a sbancare il terreno tutto attorno alle porzioni di gradinata del monumento romano.
