È un’analisi lucida e diretta quella di Sergio Blasi, già segretario regionale del Partito Democratico e candidato come consigliere alle prossime regionali per il centrosinistra, che torna a parlare della situazione politica pugliese, tracciando un bilancio dell’era Emiliano e indicando in Antonio Decaro il punto di ripartenza per il centrosinistra. Blasi non usa mezzi termini nel descrivere la trasformazione del quadro politico regionale: “Il centrodestra è stato fagocitato da Emiliano. Pezzi di ceto politico di centrodestra si sono spostati da una parte all’altra del campo, ma non perché erano stati folgorati sulla statale 16 che dal nord o dal sud della Puglia porta a Bari: erano stati folgorati dalle poltrone che venivano offerte. Per questo il centrosinistra fa fatica.”
E porta esempi concreti: “Massimo Cassano, Rocco Palese. E se vuole degli altri esempi, basta andare a vedere chi guida le agenzie e il curriculum vitae di molti di quelli che le dirigono. Questa è una politica che, posso usare un termine forte, mi fa schifo, e starò sempre dall’altra parte. Le competenze devono essere rimesse in campo.”
E sulla telenovela Emiliano, Decaro e Vendola che ha animato l’estate politica pugliese, Blasi afferma: “Non era un teatrino. Era un messaggio politico molto forte, e va dato atto ad Antonio Decaro. Abbiamo bisogno di entrare in una nuova stagione e questa nuova stagione passava sotto una formula: con me o si cambia, o io non ci sono.” L’ex segretario dem esprime parole di grande stima per il sindaco di Bari e già presidente Anci:
“Ho un giudizio positivissimo di Antonio Decaro, a differenza di quello che ho sempre pensato di Michele Emiliano. L’idea che il centrodestra fa passare, che Decaro sia il figlioccio di Emiliano, non funzionerà: Antonio ha la sua testa, una sua forte struttura politica, è una persona competente, seriamente legata alla sua terra”. Per Blasi, dunque, si chiude la lunga stagione di Michele Emiliano e per il centrosinistra pugliese è tempo di ripartire con Antonio Decaro.