A lavoro ci si ammala sempre di più. Asma, dermatite, perdita dell’udito, patologie muscolo-scheletriche, tumori e poi disturbi post-traumatici da stress. Sono tra le malattie professionali, in aumento, denunciate in provincia di Lecce nei primi otto mesi di quest’anno: ad essere afflitti da queste gravi conseguenze legate al contesto occupazionale sono stati 1.575 lavoratori della provincia di Lecce, il 17,7% in più rispetto ai primi otto mesi dello scorso anno.
Non va meglio nel Brindisino dove la malattia professionale, sempre quest’anno, ha colpito il 13,9% in più dei lavoratori. Nel Tarantino l’aumento del fenomeno si attesta al 13,6%.
È quadro, a tinte fosche, omogeneo quello salentino, che emerge dall’ultimo report stilato dall’associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro. E sono proprio i numeri riguardanti le malattie professionali a destare preoccupazione.
Per ciò che riguarda invece gli infortuni, in provincia di Lecce il fenomeno si conferma in lieve aumento, dell’1,5% rispetto allo scorso anno. Nel Tarantino l’aumento è dell’1,3%. Nel Brindisino c’è invece un calo, lieve anche questo, pari a -0,7%. Un dato timido, ma incoraggiante.
Gli infortuni con esito mortale hanno registrato invece un dimezzamento in provincia di Lecce (5 ad oggi, a fronte dei 10 che si registravano nei primi 8 mesi del 2024). Nel Brindisino e nel Tarantino, invece, il dato è leggero in aumento.
È una strage silenziosa e continua, una piaga – quella delle morti bianche – che si fatica a rimarginare: i numeri anche quest’anno parlano chiaro, la strada resta tutta in salita.