LECCE – Il Lecce sarà comodamente seduto in poltrona questo fine settimana. Niente calcio giocato, niente campionato per la sosta delle nazionali ma comunque tanto lavoro sul campo per Di Francesco in questi giorni anche se il tecnico ha dovuto fare a meno di quei calciatori impegnati fuori sede, Berisha, Ramadani, Coulibaly, Banda, Gaspar, Tiago Gabriel, Helgason, Camarda e Kovac. Giocatori importanti ovviamente ma che nel frattempo con la loro assenza danno la possibilità al mister di valutare anche gli altri profili a disposizione e magari studiare nuove alternative tecniche e tattiche. A proposito dei nazionali. L’Italia intera parla del baby terribile Camarda che se in giallorosso ha fatto intravedere le sue qualità e la sua potenzialità, in azzurro ha collezionato un’altra medaglia da mettere nella sua bacheca personale, Il suo gol alla Svezia con l’under 21 lo fa diventare il più giovane giocatore della storia della nazionale minore ad andare in gol. Dopo lo stesso record con la maglia del Lecce in serie A, adesso arriva lo stesso traguardo in azzurro. In casa Lecce l’entusiasmo non manca e per il giovane attaccante si sono sprecati i messaggi dei compagni di squadra. Tornando al campionato… La squadra sta lavorando su concetti che non sono certamente quelli di inizio stagione. Nelle ultime uscite con Bologna e Parma soprattutto, gare coincise con risultati positivi, si è visto in campo un atteggiamento diverso. Squadra corta, attenzione maniacale a non concedere spazi e propensione a colpire con rapidi verticalizzazioni in ripartenza. Sullo sfondo di queste nozioni tattiche c’è anche una ritrovata verve agonistica, la capacità di soffrire e lottare soprattutto in ogni zona di campo. Sotto questo aspetto emblematico il rendimento di giocatori come Ramadani, Berisha e Pierotti. Motorini instancabili. Il cambiamento è evidente probabilmente anche perchè il tecnico col passare del tempo ha capito meglio le qualità dei giocatori a disposizione e sta cercando di ottimizzare le risorse dando i connotati più idonei alla sua squadra orientati a ottenere punti in campionato. Niente più gioco offensivo a prescindere e dominio del gioco finalizzato a se stesso. Meglio un atteggiamento guardingo e attento per colpire appena si presenta l’occasione. Una mentalità più confacente alla dimensione del Lecce in una campionato decisamente complicato.
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Mario Vecchio
Mario Vecchio, giornalista e conduttore tg.
Iscritto all'albo dei giornalisti di Puglia dal 2007