La guardia di finanza di Gallipoli ha individuato un pescatore di frodo intento alla raccolta abusiva di ricci di mare in località Torre Inserraglio, nel Comune di Nardò. L’intervento delle Fiamme Gialle ha permesso di fermare l’uomo e sequestrare circa 200 esemplari di ricci. Il responsabile è stato sanzionato per un importo complessivo di 2.000 euro. Sono state inoltre sequestrate le attrezzature utilizzate per la pesca illegale, tra cui una bombola e un erogatore. I ricci, ancora vivi al momento del sequestro, sono stati immediatamente rigettati in mare in un’area compatibile con il loro habitat naturale, così da preservare l’equilibrio dell’ecosistema costiero. Il sequestro e la relativa multa sono scattate a seguito della normativa regionale vigente che vieta la raccolta e la commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi per tre anni, fino a maggio 2026. Una legge, proposta dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Pagliaro, nel 2023, e approvata all’unanimità dal consiglio regionale, e successivamente confermata dalla Corte Costituzionale, finalizzata al ripopolamento della specie. La legge, in questi due anni ha portato evidenti frutti, anche se, come raccontano le cronache, si sono verificati episodi di pesca illegale. Motivo per il quale sarebbe necessario una proroga della norma, che altre regioni d’Italia stanno prendendo come modello.
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