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Affidamento mensa scolastica a Ostuni: è scontro politico

OSTUNI – Il Consiglio comunale ha approvato l’affidamento del servizio di mensa scolastica per i prossimi 25 anni a un operatore privato, nell’ambito di un progetto di finanza inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. La decisione ha generato un acceso confronto politico, con critiche incrociate tra la maggioranza, il centrodestra e i socialisti.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo centro cottura, ma secondo l’opposizione l’area individuata sarebbe priva di servizi essenziali come acqua e fogna. Domenico Tanzarella, esponente socialista, ha contestato duramente l’iniziativa, sostenendo che potrebbe compromettere la qualità del servizio e aumentare i costi per le famiglie.

Anche Fratelli d’Italia ha espresso forte contrarietà. I consiglieri Francesco Semerano e Giuseppe Bagnulo hanno definito “inverosimile ed ingiusto” l’affidamento venticinquennale, sottolineando l’assenza di garanzie sulla qualità e la previsione di un aumento del costo del pasto di almeno il 10%.

Il sindaco Angelo Pomes ha difeso la scelta della maggioranza, rivendicando la compattezza del gruppo e la validità del piano: “Siamo a fine ottobre: chi critica questo progetto nel piano triennale 2025 forse ha altri interessi politici. Noi crediamo nella bontà del piano e abbiamo dimostrato compattezza”.

Critiche anche da Prima Ostuni, con il segretario cittadino Giovanni Fedele che ha sollevato dubbi sulla durata dell’affidamento. Fedele ha ricordato che le linee guida dell’ANAC sconsigliano affidamenti superiori ai 10 anni per servizi pubblici, e ha denunciato un possibile aumento del costo del pasto fino al 30%. 

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