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Dal video su TikTok alla trappola su Telegram: pensionato perde 32mila euro

Trentadue mila euro persi in pochi giorni. È la somma complessiva di una truffa online messa in atto nei minimi dettagli. La vittima del raggiro è un pensionato di 77 anni residente nel basso Salento, caduto nella rete di finti esperti di marketing digitale. Tutto è iniziato con TikTok, il social network che l’uomo aveva installato per intrattenersi nel tempo libero. Tra i video, uno in particolare proponeva un guadagno facile. Sarebbe stato sufficiente guardare filmati e mettere like. Interessato, il pensionato ha concesso il proprio consenso a essere contattato.

Poche ore dopo, un messaggio lo ha invitato a installare l’app Telegram. Qui è stato contattato una donna, che si è presentata come rappresentante di una società di comunicazione registrata a Roma. La truffatrice lo ha guidato passo dopo passo: visionare video, mettere like, fornire il numero della Postepay per ricevere accrediti. I primi pagamenti, appena 91 e 6 euro, hanno fatto indotto il pensionato a pensare che tutto fosse legittimo.

La promessa di guadagni più consistenti ha trasformato la curiosità in fiducia. Tra l’11 e il 13 agosto 2025, il 77enne ha effettuato ricariche postepay e bonifici per quasi 32 mila euro, seguendo le istruzioni dei truffatori e inviando somme a conti correnti indicati dai finti rappresentanti della società. L’11 agosto dal conto corrente sono partiti due bonifici di una somma poco superiore a 1.500 e 1.300 euro; il 12 agosto, sette bonifici per un totale di oltre 14mila euro; il 13 agosto sei bonifici per 13.864 euro complessivi.

Ora, le tre donne che lo avevano contattato tramite Telegram sono al centro delle indagini dei carabinieri della compagnia di Casarano, dove il 77enne si è recato per sporgere denuncia. Inizialmente, a rassicurare il pensionato sulla genuinità delle comunicazioni erano stati il tono cordiale, i primi accrediti ricevuti e la disponibilità della donna, presentatasi come direttore finanziario della società, per un incontro a Milano.

Grazie ai nickname Telegram forniti dalla vittima, i carabinieri sono ormai vicini a scoprire la vera identità dei truffatori.

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