Ostuni si è fermata per rendere omaggio a Oronzo Epifani, il 63enne travolto dal nubifragio che giovedì sera ha colpito la costa tra Gorgognolo e Costa Merlata. Nella parrocchia dei Santi Medici, gremita in ogni ordine di posto, si sono celebrati i funerali per l’ultimo saluto all’uomo che ha perso la vita tentando di mettere in salvo la moglie.
Silenzio e lacrime hanno accompagnato il feretro, accolto da un lungo applauso mentre entrava in chiesa. Davanti all’altare, i tre figli – Gabriele, Emanuele e Andrea – e la moglie Marisa Menga, che non hanno mai smesso di stringersi l’uno all’altro, sorretti dall’affetto di un’intera comunità.
Durante la cerimonia, officiata dal parroco don Antonio, si sono susseguite le parole di fede, di cordoglio e di riconoscenza per un uomo descritto da tutti come buono, discreto e generoso. Ma a toccare il cuore di tutti sono stati i ricordi dei figli.
«Non ci sono parole per raccontare o comprendere quello che è successo», ha detto con voce spezzata Emanuele, il secondogenito. «Abbiamo sempre amato guardare insieme i film dei supereroi, ma alla fine papà ci ha dimostrato che il supereroe lo avevamo in casa». Il fratello Gabriele ha aggiunto: «Papà era una persona semplice, e ci ha insegnato la semplicità del bene. Faceva ciò che serviva, con le parole quando erano necessarie e con il silenzio quando bastava. Nell’ultimo istante ha pensato a mamma. Lei è sempre stata il suo primo pensiero».
Parole che hanno commosso i presenti, così come quelle della moglie Marisa, che ha voluto ricordare l’amore di una vita intera: «Avevamo tanti progetti insieme, una vita fatta di speranze e traguardi da condividere. Voglio che resti memoria di un uomo che fino all’ultimo ha pensato a chi amava».
All’uscita della bara, un lungo applauso ha accompagnato il feretro tra due ali di folla. Le campane hanno suonato a lutto mentre le lacrime rigavano i volti di amici e conoscenti.
Il sindaco di Ostuni, ricordiamo, ha proclamato il lutto cittadino, annullando tutte le manifestazioni pubbliche previste.