Agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico, con l’accusa di violenza sessuale ai danni della figlia minore della ex compagna. Questo il provvedimento adottato dal gip Giovanni Caroli per un uomo di 52 anni residente in una cittadina della provincia di Taranto. L’uomo nei mesi scorsi era finito in carcere dopo le rivelazioni fatta dalla giovane vittima prima ad una sua insegnante e poi agli investigatori. Al centro del suo racconto, confermato anche in incidente probatorio, gli abusi sessuali che avrebbe subito da quell’uomo. L’inquisito, stando a quanto riportato nel capo di imputazione contenuto nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmato dal pubblico ministero Francesco Colaci, avrebbe contato anche sulla complicità della mamma della vittima, con la quale avrebbe intrattenuto un rapporto sentimentale in passato. Anche la donna, una 37enne, risulta indagata con le stesse contestazioni. Stando alle risultanze investigative, la madre si sarebbe sistematicamente allontanata dall’ambiente domestico o si sarebbe chiusa in bagno per non assistere alle violenze. I presunti abusi si sarebbero consumati in un arco di tempo piuttosto esteso, dall’agosto del 2024 fino al maggio di quest’anno. Ai due inquisiti è stato anche notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.
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