BRINDISI – La decisione della Direzione Generale dell’ASL di Brindisi di trasferire due infermieri dall’unità operativa di Anatomia Patologica dell’Ospedale “Perrino” verso altre destinazioni ha suscitato una forte reazione da parte della FIALS, sindacato autonomo dei lavoratori della sanità.
Secondo quanto dichiarato dalla sigla sindacale, il provvedimento sarebbe stato adottato su segnalazione del Direttore della UOC di Anatomia Patologica, invocando una “più appropriata collocazione” attraverso il regolamento della mobilità interna. Tuttavia, la FIALS contesta la legittimità della scelta, ritenendola priva di fondamento normativo e non giustificata da esuberi o riorganizzazioni strutturali, come previsto dal regolamento aziendale.
I sindacati sottolineano il ruolo cruciale degli infermieri all’interno del reparto, dove gestiscono attività complesse e specialistiche: dalla ricezione e registrazione dei campioni istologici e citologici provenienti dai reparti ospedalieri, all’accoglienza degli utenti esterni e alla spiegazione dei protocolli diagnostici. Competenze che, secondo la FIALS, non possono essere improvvisate né trasferite senza compromettere la qualità del servizio.
La vicenda, inoltre, viene interpretata come un’ingiustizia nei confronti del personale dell’Anatomia Patologica, soprattutto alla luce di situazioni analoghe in altri reparti dell’ASL BR che non hanno ricevuto lo stesso trattamento. Per questo motivo, il sindacato ha diffidato formalmente l’Azienda dal procedere con la mobilità, chiedendo il rispetto delle procedure e la tutela delle professionalità coinvolte.
