LECCE – Romeo ha 28 anni. Per colpa di un intervento andato male è costretto a vivere su una sedia a rotelle. Ma a rendergli la vita complicata sono soprattutto gli ostacoli e le vicissitudini con cui deve fare i conti ogni giorno. L’ultimo problema venuto a galla è quello legato al servizio di trasporto pubblico destinato agli studenti diversamente abili, necessario per accompagnare Romeo da casa ad Ecotekne al dipartimento di economia dove il ragazzo deve recarsi per seguire le lezioni. Nonostante Romeo comunichi ogni settimana gli orari delle lezioni il pullmino spesso lo lascia a piedi. A quel punto sono i genitori a doversene fare carico e ad accompagnarlo all’Università.
Insomma, il diritto allo studio viene garantito solo a singhiozzo. Un’ingiustizia bella e buona soprattutto per chi ha la sfortuna di non poter essere autonomo e indipendente. “Io ho protestato, ma non ho ottenuto alcuna risposta”, afferma.
Romeo lancia una proposta per superare questo problema prendendo spunto da quanto avviene nelle Università di Bari e di Genova dove viene messo a disposizione dei diversamente abile un taxi, come racconta Romeo.
Occorre una soluzione concreta e immediata. Per dare una speranza e un futuro a Romeo pronto a chiudere il “cerchio” universitario dopo aver già ottenuto una laurea triennale in Management del turismo.
