CASARANO – “Non solo non è stato richiesto alcun potenziamento dell’ospedale “Ferrari” di Casarano, ma per volere della Regione è stato confermato come ospedale di base, in barba a quanto sbandierato nel 2020”. Arrivano dritti al punto i parlamentari di Fratelli d’Italia Saverio Congedo e Antonio Gabellone, i consiglieri regionali Paolo Pagliaro e Dino Basile e il circolo cittadino di Fratelli d’Italia a Casarano.
“Emiliano ci riprova -dicono – Come nel 2020, a poche settimane dalle elezioni regionali si ricorda del Salento e torna a fare promesse da marinaio, facendo leva sul bisogno primario dei cittadini: la sanità.
Cinque anni fa aveva garantito il potenziamento dell’ospedale di Casarano, ma i fatti l’hanno smentito con uno smantellamento inesorabile. Dopo averlo declassato da ospedale di primo livello a presidio di base, ora Emiliano rimescola le carte e sostiene che la Regione abbia chiesto di inquadrarlo in un DEA di primo livello. Bugia smentita dal Ministero della Salute con una nota a firma del sottosegretario Marcello Gemmato su sollecitazione del circolo cittadino di Fratelli D’Italia e dall’Amministrazione comunale di Casarano: non risulta alcuna istanza di revisione da parte della Regione . Solo fumo negli occhi – continuano gli esponenti di Fratelli d’Italia – il tutto per mascherare la realtà di un ospedale spogliato di risorse umane e strumentali, ridotto a dependance del Fazzi di Lecce e dell’ospedale di Gallipoli per l’attività chirurgica, che era un suo fiore all’occhiello”.
E ancora aggiungono: “c’è di più: ad oggi, la Regione Puglia ha confermato l’ospedale dí Casarano come ospedale di base non dando seguito agli impegni promessi sbandierati nel 2020, evidentemente a solo scopo elettorale. Nella recente proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera del 2024, non vi è traccia di una richiesta di potenziamento del Ferrari. La programmazione della sanità territoriale spetta alla Regione, ma come sempre le sue priorità sono Bari-centriche, mirate a rafforzare i servizi di Bari e provincia, che fagocitano la maggior parte delle risorse, lasciando le briciole alle altre province, trattate alla stregua di periferie dell’impero. I semi di questa disparità, tracciati già nei piani di Vendola, sono stati portati a compimento da Emiliano e continueranno nello stesso solco con il loro erede, Antonio Decaro, se non si porrà fine al dominio del centrosinistra.
La vera speranza di ricostruire il tessuto dei servizi di prossimità sfibrato dai tagli di questi vent’anni, a Casarano come nell’intero Salento, è il ricambio della classe politica e dirigente della Regione Puglia – concludono – Ridare ossigeno, dignità ed efficienza alla sanità è in cima alle priorità del centrodestra, che potrà contare sulla sinergia con il governo nazionale. Questo è un programma serio e concreto per ripristinare il diritto alla salute in un territorio dimenticato, altro che i proclami di Emiliano e compagni!”.
