NARD’/LECCE/TAURISANO – Pestaggi violenti, per futili motivi, come un complimento o uno sguardo di troppo. Ad agire il branco, spesso composto da minorenni.
Preoccupa l’escalation di risse che si sta verificando in provincia di Lecce. Ad allarmare la facilità con cui si ricorre alla violenza, giustificata dagli autori come inevitabile.
Gli ultimi tre episodi in questa provincia risalgono alla notte di sabato.
A Nardò la centralissima piazza Diaz è stata raggiunta dai poliziotti del commissariato locale intorno all’una. Qui un diciassettenne era riverso per terra dolorante. Secondo una prima ricostruzione, ad assalirlo sarebbe stato un gruppo composto da una decina di ragazzi. I motivi non sono ancora chiari. Accompagnato in ospedale a Gallipoli per medicazioni e accertamenti, è stato dimesso con una prognosi di sei giorni. Al loro arrivo, gli agenti hanno identificato alcuni minori. Le indagini sono in corso.
La notte precedente, quella di venerdì, un altro episodio simile si era consumato sempre nel centro storico di Nardò. In questo caso, assalito dal branco, un giovane galatinese ha riportato gravi ferite agli occhi. A monte uno sguardo di troppo rivolto ad una ragazza. Attenzioni sgradite ad una comitiva di ventenni seduti al tavolo di un’osteria, abbandonato di scatto per scagliarsi contro il 20enne. Soccorso da chi ha assistito alla scena, è stato tratto in salvo. All’arrivo delle Forze dell’Ordine il gruppo si era già dato alla fuga.
Nelle stesse ore a Taurisano, all’esterno di un pub in periferia, un altro pestaggio di gruppo si è consumato ai danni di un uomo straniero ma residente in paese. La vittima, a quanto si apprende, avrebbe rivolto apprezzamenti ad una 14enne. La reazione di un gruppo di avventori del locale, sei o sette, sarebbe stata immediata: calci e pugni, che si sono tradotti in una prognosi di cinque giorni.
Alba di violenza, infine a Lecce. Intorno alle cinque un ventenne è stato soccorso in via Trinchese con evidenti ferite allo zigomo e al naso. Immediata la corsa in ospedale. I motivi e la dinamica di quanto accaduto non sono ancora chiari, considerato che il giovane non ha voluto sporgere denuncia, dichiarando di essere caduto autonomamente. Le indagini sull’episodio, che non convince, sono affidate ai carabinieri.
