BRINDISI – La Base Logistica delle Nazioni Unite di Brindisi si prepara a un nuovo salto strategico nel panorama internazionale, grazie al possibile ricollocamento di strutture e personale nell’ambito della riforma “UN80” promossa dal Segretario Generale dell’ONU, António Guterres.
Fondata nel 1994 e situata presso l’aeroporto militare “O. Pierozzi”, la base brindisina svolge un ruolo cruciale nel supporto alle operazioni di pace e alle missioni umanitarie. Ospita anche il deposito del World Food Program della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite, snodo fondamentale per la distribuzione rapida di aiuti alimentari e sanitari in contesti di emergenza.
La riforma “UN80”, volta a ottimizzare l’efficienza e la distribuzione delle risorse logistiche dell’ONU, prevede una revisione delle sedi operative globali. In questo contesto, Brindisi emerge come uno dei poli più idonei ad accogliere nuove funzioni e personale, grazie alla sua infrastruttura consolidata, alla capacità di gestire telecomunicazioni satellitari e alla presenza di magazzini attrezzati per interventi immediati in aree di crisi.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato l’impegno dell’Italia nel sostenere il processo di riforma, sottolineando la disponibilità del nostro Paese a rafforzare il ruolo della base di Brindisi, insieme a quella di Torino. Secondo quanto dichiarato dal deputato Mauro D’Attis, la struttura pugliese sarà sempre più centrale nelle politiche internazionali orientate alla pace, alla sicurezza alimentare e alla tutela dei diritti umani.
Questa prospettiva apre nuove opportunità per il territorio brindisino, sia in termini occupazionali che di visibilità internazionale, consolidando il ruolo della città come crocevia strategico per le missioni globali delle Nazioni Unite.
