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Chirurgia vascolare, reparto pronto a metà e l’inaugurazione “sfuma”

LECCE – Alle 9 in punto al Dea di Lecce il nastro e le forbici sono pronti, ma – colpo di scena – all’improvviso questa inaugurazione “non s’ha da fare”.

Il taglio del nastro previsto doveva essere, come comunicato ufficialmente, quello del reparto universitario di Chirurgia Vascolare. Atteso da un ventennio, “ospiterà inizialmente dodici posti letto” aveva preannunciato l’azienda sanitaria, invitando Comune, Università, Ordine dei medici e personale sanitario a quella che doveva essere una vera e propria inaugurazione.

Cosa sia andato storto è presto detto. I posti letto ci sono, ma ancora non possono essere messi a disposizione dei pazienti. E la notizia, ben presto circolata, si è fatta polemica. E così l’inaugurazione si è trasformata in una presentazione del reparto, illustrato dal primario – il professore Enrico Maria Marone – a chiunque dei presenti volesse visitarlo, ma senza svelarne la targa e senza tagliare alcun nastro.

È lo stesso primario ad affrettarsi a chiarire che “ad ogni modo è dal primo di aprile, giorno del mio insediamento, che sono iniziati gli interventi di Chirurgia Vascolare, con due posti letto messi a disposizione dalla direzione generale e qualche posto letto extra locato in altri reparti. I pazienti che si sono rivolti al Dea, da allora, non sono più stati mandati altrove. Ciò che cambia adesso, con il nuovo reparto ad hoc, è che i posti letto possono aumentare” precisa poi.

E la domanda, a questo punto, è d’obbligo: quando saranno effettivamente attivati i posti letto?

Non posso dare una risposta certa perché non dipende da noi ma dai fornitori – risponde il primario –  dovrebbe essere una questione di giorni. Il reparto sarà ufficialmente aperto ai pazienti soltanto quando tutti i dispositivi essenziali arriveranno e potrà essere garantito ogni servizio in tutta sicurezza. Il personale c’è, sia medici che infermieri” garantisce. 

Si dice soddisfatto per il traguardo, intanto, il Direttore generale Stefano Rossi, con al fianco gli studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia UniSalento che nel reparto faranno esperienza. “Era un vuoto che la provincia di Lecce doveva colmare – spiega – ed è anche la dimostrazione che l’unione fa la forza, nello specifico questa tra Asl e Università sono certo che darà grandi soddisfazioni“.

Sulla polemica di una fanta-inaugurazione, forzata ai fini elettorali, il dg prova poi a smorzare i toni: “ci dispiace un po’ qualche polemica. Quando arrivi, che arrivi tardi. Se acceleri, hai accelerato per qualche motivo. Come la fai, la sbagli“.

Intanto rivendica “la battaglia vinta” il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Pagliaro. “Dopo anni di sollecitazioni, ispezioni e denunce – dice – il reparto è finalmente pronto“. Come è emerso, però, c’è molto ancora da fare: “mancano i dispositivi sanitari e soprattutto bisogna stringere sui tempi per l’accreditamento – precisa – e tutti e 12 i posti letto previsti devono essere garantiti.
A luglio scorso, in una mia ispezione al DEA – ricorda – riscontrai che il reparto era fermo, mentre nell’audizione in Commissione Sanità del 14 maggio ci erano stati prospettati tempi rapidi per la piena operatività- Questo è un reparto atteso da oltre vent’anni a Lecce, unico capoluogo della regione ancora sprovvisto di questa struttura salvavita. Siamo certi che, sotto la guida esperta del dottor Enrico Maria Marone, affiancato da un’equipe completa, la Chirurgia vascolare di Lecce potrà diventare presto un presidio di eccellenza.

Su tutto ciò che manca – conclude il consigliere – continueremo a vigilare come abbiamo sempre fatto, per dare la sveglia ad Asl e Regione. Vogliamo un reparto che funzioni a pieno regime, garantendo ai pazienti salentini cure salvavita di qualità”.

 

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